Itaca. Scissione-Pdl, il ‘partito’ e la sezione dove volavano sedie e idee controvento

La scissione? Sì fatela. E di corsa. Fatela senza preoccuparvi delle troppe domande. Perché in politica non si è mai fuori tempo limite; e soprattutto, perché, fra le cose degli uomini, non è mai sbagliato porre rimedio agli errori commessi. Roba normale per gente di destra, in fondo, antropologicamente portata alla contro-decadenza. E allora, ex ministri, ex capicorrente, ex-an, ex missini, ex un po’ di tutto, date seguito alle illazioni che girano dall’estate e che in questi giorni rileggiamo un po’ ovunque: fatela questa scissione. Non limitatevi a farla serpeggiare sperando di strappare una riforma elettorale utile (forse) a lanciare un’opa minoritaria su di un cadavere ambulante. Fatela senza ragionare, per il gusto di fare politica, per ridarci una casa dove ritrovare idee da trasformare in contenuti e progetti. Non badate a noi livorosi, noi estremisti, noi intransigenti, noi figli bastardi della diaspora, un po’ intellettuali un po’ ultras, un poco invidiosi e schifati del vostro ventennale puttaneggiare: vi rinfacceremo sempre ogni sorta di nefandezza, da Lisbona al Fiscal Compact, passando per l’ennesimo tradimento italiano dell’alleato infine bombardato. Ma fatelo il gesto, vero, gettatelo il dado e vi renderemo onore per averci ridato una sezione dove prenderci, tutti insieme, a sogni e sediate.

Giacomo Petrella

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