Il ct Mancini lascia la Nazionale. Se va in Arabia diventa come lo Sceicco Beige di FF.SS. (cult di Arbore)

Ormai ex ct avrebbe dovuto uscire di scena dopo la mancata qualificazione dell'Italia negli ultimi mondiali

Roberto Mancini 

“Le dimissioni da ct della nazionale sono state una mia scelta personale”. Lo scrive Roberto Mancini, dopo l’addio all’azzurro, con un post su Instagram. “Ringrazio il presidente federale, Gabriele Gravina, per la fiducia, insieme a tutti i membri della Figc. Saluto e ringrazio tutti i miei giocatori e tifosi che mi hanno accompagnato in questi 5 anni. Porterò sempre nel cuore la straordinaria vittoria dell’Europeo 2020”.

L’ex ct lascia la panchina azzurra. Troppo tardi. Avrebbe dovuto farlo dopo la mancata qualificazione agli ultimi mondiali, figlia di scelte tecniche e tattiche sbagliare, oltre che di una innegabile dose di sfortuna. Adesso potrebbe – secondo alcune indiscrezioni – essere tentato dalle sirene dell’Arabia Saudita, federazione che sta puntando molto sul calcio, anche attirando molti top player nel campionato nazionale. In questo caso Mancini diverrebbe una figura simile allo Sceicco Beige interpretato da Roberto Benigni in FF.SS. film cult di Renzo Arbore. Ma i “motivi personali” potrebbero essere, chi può escluderlo, diversamente fondati.

Mancini era una bandiera del calcio italiano, e resterà nella memoria per quell’abbraccio storico con Gianluca Vialli nella finale degli Europei del 2020. Ora questa uscita di scena agostana lascia l’amaro in bocca e conferma anche i limiti della dirigenza della Figc, che ha ancora una volta sbagliato timoniere. Ecco Mancini non poteva essere il ricostruttore dopo il secondo flop consecutivo nelle qualificazioni mundial. E rimanendo in tema di Arabia e desertificazione, gradiremmo che qualcuno nella Federcalcio ci metta oa la faccia e non scelga di mettere la testa (ancora una volta) sotto la sabbia.

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Vittorio Pozzo

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