Ciclismo su strada, Mathieu van der Poel trionfa ai mondiali

Il corridore olandese vince in solitaria, nonostante una caduta si rialza e va a tagliare il traguardo

Glasgow, Scozia: edizione numero 90 dei Mondiali di ciclismo maschili in linea, categoria professionisti.

Il percorso, sulla distanza di 271.1 chilometri collega Edimburgo a Glasgow: i primi 120 in linea, con due importanti salite, quella di Bonnybridge (4.4 km al 3.4 %) e quella di Crow Road (5.6 km al 4 %).

In secondo luogo, un circuito di 14,3 km da percorrere dieci volte, con la caratteristica Montrose Street (strappo del 6 %) in chiusura.

La gara scozzese, selettiva ma non durissima – almeno secondo le previsioni della vigilia – è stata in realtà molto nervosa, tirata, resa maggiormente complessa dalla pioggia arrivata nella seconda metà.

Otto gli azzurri al servizio del C.T. Daniele Bennati: Andrea Bagioli, Filippo Baroncini, Alberto Bettiol, Daniel Oss, Andrea Pasqualon, Lorenzo Rota, Kristian Sbaragli, Matteo Trentin e Simone Velasco.

 

Alberto Bettiol ci prova

I ritmi alti e la selezione rendono la corsa piuttosto dura, anche se il traguardo dista ancora molto.

Dopo le fughe iniziali, i grandi nomi si portano tutti davanti, con oltre 70 km da eseguire.

Per l’Italia, i due corridori nel gruppo di vertice, sono Matteo Trentin e Alberto Bettiol.

Purtroppo per gli Azzurri, però, Trentin cade ai meno 87, nella fase di gestione durante un allungo tentato da Tadej Pogacar.

Trentin tocca il piedino di una transenna e cade, chiudendo così la propria domenica.

Il ritmo comunque non cala, con il campione 2022 Remco Evenepoel che prova a nascondere la mancanza di forma cercando di strappare e allungare.

Il belga prova ad andare da solo ai meno 61.2, il compagno di nazionale Wout van Aert tenta ai meno 60,4.

Poi, in scena irrompe prepotentemente Alberto Bettiol.

Il toscano si muove quando ci sono ancora 59.8 chilometri da pedalare, con van Aert, Mads Pedersen e Pogacar a inseguire.

L’italiano vola e sotto la pioggia torrenziale che nel frattempo è arrivata a Glasgow arriva a guadagnare un buon vantaggio.

L’impresa a ben guardare quasi impossibile ma Bettiol prosegue nella sua azione, a testa bassa, costruendo un assolo di grande spessore.

Sfortunatamente per lui, gli inseguitori non si guardano e preparano il recupero.

 

Il momento chiave

I quattro all’inseguimento dell’italiano si organizzano, dandosi cambi regolari, fino a riprendere il capofila toscano.

Ancora prima che avvenga materialmente il ricongiungimento, però, Mathieu van der Poel scatta – ai meno 22,3 km – salta Bettiol e si lancia in testa, guadagnando in poco tempo diciotto secondi su Pedersen, Pogacar e van Aert che accusa una leggera flessione.

L’olandese frappone tra sé e gli inseguitori diversi secondi, salvo scivolare ai meno 16.5 in una curva destrorsa, finendo contro le transenne.

Nonostante l’inconveniente, van der Poel recupera la bicicletta e pur con lo scarpino destro danneggiato, la tutina strappata e alcune ferite, non fa una piega e sulla salita di Montrose Street si rialza sui pedali e riprende il discorso appena interrotto.

Il classe 1995 si presenta all’inizio del giro finale con 31 secondi di vantaggio su Pogacar, van Aert e Mads Pedersen, con Bettiol quinto, in solitaria, a novantasei secondi dall’atleta al comando.

Per altro, in aiuto dell’atleta dei Paesi Bassi, i tre alle sue spalle cominciano a guardarsi, mentre il vantaggio di van der Poel arriva al minuto quando mancano dieci chilometri alla conclusione.

L’ultima porzione di gara è una lunga passerella, con il nativo di Kapellen che continua a rilanciare l’andatura su ogni strappetto del tracciato scozzese.

Su Glasgow torna a splendere anche un timido sole, il miglior modo per onorare la vittoria di Mathieu van der Poel che trionfa in solitaria, tenendosi la testa tra le mani, prima di alzare le braccia al cielo.

Il ciclista dei Paesi Bassi chiude in 6H07’27”, conquistando un risultato storico.

I Paesi Bassi, infatti, non vincevano il Mondiale maschile su strada dal 1985: in quell’occasione, Joop Zoetemelk aveva vinto sul traguardo italiano di Giavera del Montello.

Il confronto per il secondo posto si risolve in favore del belga Wout van Aert, abile a staccare i compagni del gruppo negli ultimi passaggi e ad arrivare ad un minuto e 37” da van der Poel; terzo Tadej Pogacar, in volata su Mads Pedersen (entrambi a 1’45”).

Il migliore degli italiani è stato Alberto Bettiol, grande protagonista di giornata e alla fine decimo, crollato soltanto nelle battute conclusive.

Lorenzo Proietti

Lorenzo Proietti su Barbadillo.it

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