Segnalibro. Fantasy e fantascienza italiane un ricco e vario immaginario lungo secoli

Oaks manda in libreria "Sotto il segno di Urania", una storia letteraria di genere scritta dal giornalista e scrittore Gianfranco de Turris

Sotto il segno di Urania, di Gianfranco de Turris per Urania

Gianfranco de Turris, noto giornalista e scrittore, organizzatore culturale, segretario e animatore della Fondazione Evola, ha al suo attivo la fondazione e direzione di varie riviste, è autore di oltre venti libri. Non è soltanto esperto conoscitore del mondo della Tradizione e del pensiero di Evola ma è il maggior esperto italiano di letteratura di fantascienza e di fantasy. I suoi saggi hanno spesso avuto importanza nel panorama critico e letterario italiano, talvolta facendo conoscere in Italia autori e filoni letterari di rilievo ma poco conosciuti. Un lavoro intellettuale ininterrotto che dura da più di sessant’anni. Per questa ragione, l’interesse per certi generi letterari ma anche per la qualità dello studio e delle ricerche di questo scrittore romano, è molto apprezzabile l’iniziativa, di Luca gallesi, direttore editoriale della Oaks editrice, di pubblicare un libro con i maggiori saggi sulla fantascienza scritti da de Turris, Sotto il segno di Urania. Per una storia dell’immaginario italiano. Il volume è una sorta di bussola per orientarsi in generi e sottogeneri, fra cui fantasy, fantascienza, horror ma anche autori ed epoche diversi. De Turris scopre e fa conoscere anche scrittori poco noti dell’Ottocento e dimostra che la fantascienza o la letteratura dell’immaginario in senso lato esisteva già da secoli se si pensa a Ludovico Ariosto. Insomma, letteratura per nulla di serie B!

Dall’esoterismo allo spiritismo, dal Gotico popolare alla “protofantascienza” ottocentesca, dalla fantascienza incrociata con il futurismo e il fascismo, ma anche personaggi che hanno dato il via al genere come la Scapigliatura milanese, Luigi Capuana, Emilio Salgari, Luigi Motta e Calogero Ciancimino, Volt, Armando Silvestri e Giorgio Cicogna e altri ancora, anche tra i moderni, come Dino Buzzati, Italo Calvino, Tommaso Landolfi, Carlo Sgorlon, Paola Capriolo, Guido Morselli e altri.

Il titolo del libro prende spunto da “Urania”, la rivista di fantascienza italiana fondata esattamente settanta anni fa, nel 1952. Rivista con la quale de Turris ha collaborato, così come ha collaborato con decine e decine di riviste, oltre ad aver curato centinaia di libri sul tema per alcune fra le maggiori case editrici italiane. Sotto il segno di Urania non è importante soltanto per la qualità dei saggi contenuti ma anche perché rappresenta un contributo critico alla “storia dell’Immaginario italiano”, come recita il sottotitolo, dimostrando anche che la letteratura fantascientifica italiana è di primo piano per ricchezza di temi, argomenti, generi. Anche se in Italia non è stata mai apprezzata molto. Una corrente che ha origine nel mito, nelle leggende, nelle fiabe e favole e arricchita dalla narrativa popolare.

Gianfranco de Turris: Sotto il segno di Urania. Per una storia dell’immaginario italiano; Oaks ed., pagg. 233, euro 20,00; prefazione di Luca Gallesi; ordini: info@oakseditrice.it

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Manlio Triggiani

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