L’Italia e il rapporto controverso con la propria memoria. Una lettura dell’eterno ritorno di LVI, della costante presenza di un ridondante pericolo nero (che si infiammerà dopo le polemiche per il Qurinale) emerge dall’ultimo numero della rivista “Il primato nazionale”, diretta da Adriano Scianca.
Nell’anno del centenario della marcia su Roma, si moltiplicheranno le paginate sul fascismo e sui protagonisti di quell’epoca: per Scianca sarà un vezzo con il quale l’establishment che soffre la propria debolezza nell’individuare e affrontare le sfide del nostro tempo. E rispetto ad una prospettiva di nullismo o o di scivolamento nel labirinto globalista, la “sfida radicale di civiltà”, tutta mediterranea e italiana, conserva una sua dimensione. Politica, estetica e storica.
Sul caso M ci sono anche due approfondimenti di Valerio Benedetti e Caludio Siniscalchi (dedicato alla biografia “Il caso Mussolini” dell’ambasciatore Maurizio Serra, volume edito in Italia da NeriPozza.
Da non perdere anche la ricostruzione del successo mainstream di Zerocalcare, passato dai centri sociali ad essere coccolato dai media nazionali e internazionali (Netflix), allineato all’egemonia vigente (l’articolo è di Marco Carucci). Tra le chicche del numero anche una anticipazione della pubblicazione per Altaforte di una raccolta di racconti di Marcello Gallian, un fascista socialista e insieme mussoliano, morto poverissimo a Roma nel 1968. Ecco Gallian è uno dei più efficaci cantori del “fascismo povero”, categoria letteraria a cui faceva spesso riferimento lo scrittore anticonformista Pino Tosca.
E’ possibile acquistare un numero digitale della rivista qui.
Norman Lewis, Napoli 1944, edito da Gli Adelphi, 2009 (ultima edizione). Lì si capisce la dimensione vera della “sfida radicale di civiltà”, tutta mediterranea ed italiana…