Nando Corona, innamorato dei libri, è morto. Forgiatosi all’ombra dell’Enciclopedia Treccani, pazzo d’amore al punto di prendersi in carico il catalogo Vallecchi per riportarlo ai lettori, alle cinque del mattino del 16 ottobre, a Firenze, se n’è andato via. La sigla che è vanto del Novecento d’Italia tutto di filosofia, letteratura e spirito critico deve a lui il ritorno in vetrina e sempre lui – Cyrano di Bergerac di tutti i librai qual è – ci lascia l’eredità di una passione sofisticata e difficile, le edizioni di pregio il cui marchio è blasone: Firenze 1903.
Cultura (di P.Buttafuoco). Addio a Nando Corona, il Cyrano di Bergerac di tutti i librai
Patriota, cresciuto nel Msi-Fronte della gioventù di Teramo, è stata un generoso protagonista della cultura non conformista
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