La forza della poesia. Wendell Berry e la visione ecologista del “contadino impazzito”

Versi che riconciliano con il rispetto della natura

Wendell Berry

Wendell Berry

Wendell Berry

«Fate domande che non hanno risposta. / Investite nel millennio. Piantate sequoie.»

Wendell Berry, autore di questi versi lapidari tratti dal Manifesto del contadino impazzito, è una singolare figura di ecologista e di poeta-contadino, che ha saputo unire pensiero ed azione, spirito libertario e senso comunitario. Dopo aver insegnato per lungo tempo letteratura e scrittura creativa nelle università del Kentucky, di New York e della California, nel 1965 decise di tornare a Henry County, un piccolo paese del Kentucky, per occuparsi della fattoria dove la sua famiglia coltivava i campi fin dal 1800; e tuttora, all’età di 86 anni, la manda avanti con metodi tradizionali e biologici. Ma senza rinunciare a scrivere saggi, romanzi, poesie. «In tutti i suoi scritti Berry sottolinea la necessità di salvaguardare e conservare l’ambiente, l’agricoltura, la famiglia, le comunità tradizionali, l’armonia fra l’uomo e la natura» (Gennaro Malgieri, La rotta visionaria di Wendell Berry tra comunità, cibo e natura, in Barbadillo.it, 9 Marzo 2016). I versi sopra citati sono insieme un atto di accusa contro l’industrialismo e l’american way of life e un richiamo ai valori tradizionali, a quel Dio che ci ha donato la bellezza del mondo. Berry non dimentica che parla agli americani, la cui filosofia dominante è il pragmatismo e la cui mentalità è stata plasmata da circa due secoli di consumismo e di industrialismo. E dunque prospetta loro la convenienza di difendere la natura attraverso un «investimento». Magari in secoli. E lo fa solleticando il loro amore per la libertà: «Quando vorranno farvi comprare qualcosa / vi chiameranno. Quando vorranno farvi morire / per il profitto ve lo faranno sapere. / Ma voi amici, ogni giorno, fate qualcosa /
che non possa entrare nei calcoli. Amate il Signore. /
Amate la terra. Lavorate gratuitamente».
Le domande che non hanno risposta, quelle che contano – e si riassumono nelle seguenti: qual è il senso della vita? qual è il nostro posto nel mondo? – sono quelle a cui nessuna istituzione può rispondere, perché la strada per la verità è sempre individuale e passa dal cuore. Forse la vera risposta, come suggerisce lo stesso Berry, potrebbe trovarsi solo in quella foresta «che non avete piantato / e che non vivrete per raccogliere».
Sandro Marano

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