Podcast. Animali fantastici e dove trovarli: nel Bestiario politico

A Hampton Court, residenza reale famosa per essere stata la prediletta di re Enrico VIII, c’è un bellissimo labirinto. È un labirinto che trae in inganno e anche a questo deve la sua fama: da fuori percorrerlo sembra molto facile ma poi, una volta entrati, si rischia di girare per ore e ore, perdendosi. E va be’, si dirà, cosa c’entra un labirinto con il pensiero politico e un podcast che ne parla?  Oggi quando si parla di politica – ma a ben pensarci non solo – si ha un atteggiamento semplicistico, come se ci si trovasse davanti a un argomento conosciuto e padroneggiato da tutti.  Appena però ci si addentra un po’ di più e si approfondisce, ecco che si scopre come sentieri creduti conosciuti prendono svolte inaspettate e anche un po’ ingannatrici.

Ciò detto, in una società democratica dove la scelta dei governanti spetta alla popolazione, sarebbe opportuno che questa popolazione allenasse il pensiero politico, così da poter esercitare il voto in maniera consapevole (indipendentemente poi da dove scelga di “allocarlo”, con un prestito dal gergo economico). In tal senso, qualsiasi mezzo di diffusione e di invito a questo esercizio è ben accolto, specie se di qualità come Bestiario Politico, podcast prodotto da StorieLibere.fm e disponibile per l’ascolto gratuito sulle principali piattaforme (Apple, Google, Spreaker, Spotify). Gianluca Briguglia, autore e voce del podcast, è professore di Storia delle dottrine politiche all’Università Ca’ Foscari di Venezia e autore di diversi libri sulla storia del pensiero politico.

Il titolo già alletta: il bestiario ci rimanda a un grande universo onirico di forme che ci spaventano ma ci affascinano, figure che si muovono ai confini della percezione ma che sappiamo camminare sempre al nostro fianco. Entriamo così in una galleria degli antenati, dove però appesi alle pareti compaiono giganti, centauri, cinocefali, volpi e leoni. E d’altronde ce lo diceva già Aristotele che l’uomo è animale politico.

Le prime due puntate, e il secondo episodio in particolare, sono spaziali: trattano entrambe di Niccolò Machiavelli, attualizzando il suo pensiero in un modo molto efficace per renderne ancor più comprensibile la grandezza. La parte sul “veder discosto” ovvero sulla capacità che la vera politica ha di prevedere il futuro e agire di conseguenza, getta una luce illuminante anche sulla situazione attuale: chi governa non dovrebbe essere preda degli eventi, perché se i rimedi a un problema futuro sono presi per tempo sono efficaci, ma se si aspetta che essi incalzino, la medicina non fa più effetto e la malattia è diventata incurabile. Vi suona familiare?

Premesso che tutti gli episodi sono interessanti e ricchi di spunti da approfondire, segnalo anche in particolar modo il quinto, quello su Christine de Pizan. In questo podcast la incontriamo per i problemi politici e sociali che con la sua opera volle porre, come ad esempio quello dell’educazione femminile. Lei però è una donna che in pieno Medioevo è riuscita a vivere dei suoi scritti, influenzata anche da suo padre e dalla corte francese in cui crebbe; una donna che, dopo aver perso il marito e il padre, rimase sola con la responsabilità di tre figli e dell’anziana madre e fu quindi costretta a prendere le redini della sua vita, come scrive lei stessa: “Allora diventai un vero uomo, capace di condurre le navi, perché la fortuna mi insegnò questo mestiere.” Ed è così che, mettendo a frutto il suo ingegno, scriverà prima Le Livre des cent ballades che le valse la protezione di diversi importanti committenti, e poi si dedicò alla composizione di La Città delle Dame, in risposta tra gli altri al De mulieribus claribus di Boccaccio. Christine immagina una città fortificata, popolata da donne realmente esistite e non: dee, regine, sante, poetesse… solo per citarne alcune: Didone, Pentesilea, Santa Cecilia, Minerva. Michela Murgia spostati.

In queste giornate di quarantena che ci rimangono. ma anche in quelle di libertà che seguiranno, i podcast hanno il vantaggio di essere ascoltati mentre si fa altro, mentre si cucina, si fa ginnastica, si guida o si va in metro. Se mentre facciamo tutte queste cose alleniamo anche il pensiero critico e politico, perché no? Doppio guadagno.

Al momento Bestiario Politico ha una sola stagione, ma di ritratti di avi più o meno animaleschi nella galleria di famiglia ce ne sono tanti, confidiamo quindi in un sequel.

Runa Bignami

Runa Bignami su Barbadillo.it

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