Effemeridi. Herbert Reinecker e la gioventù “politicamente scorretta” dell’ispettore Derrick

L’ispettore Derrick

EFFEMERIDI- 13 Dicembre 2008. A Planneg, in Baviera, muore a 85 anni l’attore Horst Tappert.
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale e un periodo di prigionia fu attore teatrale fino alla fine degli anni ’50.
Poi passò al cinema e infine fu il protagonista della fortunata serie televisiva dell’ “Ispettore Derrick” che lo rese famoso in tutto il mondo (i quasi trecento episodi della serie furono proiettati in più di cento Paesi).
Dopo la sua morte emerse una parte del suo passato di giovane nazionalsocialista che si era arruolato volontariamente nelle Waffen-SS ed aveva combattuto in Russia nella SS-Panzerdivision “Totenkopf”.
Qualche anno prima anche l’ideatore e sceneggiatore della serie dell’Ispettore Derrick, Herbert Reinecker, aveva rivelato nella sua autobiografia, di essere passato per ben tre Divisioni delle Waffen-SS e di aver combattuto in vari Paesi partecipando anche all’offensiva delle Ardenne alla fine del 1944.
Più vecchio di quasi dieci anni del protagonista dei suoi film, Reinecker era stato anche un giovane regista cinematografico nel Terzo Reich.
La notizia dei precedenti militari di Tappert unita al fatto che gli esordi di attore teatrale erano avvenuti in una compagnia della quale anche altri attori avevano fatto le stesse esperienze politiche e militari, provocò reazioni: la Baviera ritirò a Tappert – morto ormai da anni – il titolo di ispettore onorario della Polizia, il Belgio e l’Olanda annullarono il programma televisivo.
Nel 2006 anche lo scrittore Premio Nobel per la Letteratura Günter Grass aveva rivelato di aver combattuto nelle Waffen-SS provocando analogo stupore, scalpore e relative porte in faccia chiuse all’intellettuale di sinistra osannato fino al giorno prima.
Lo scrittore italiano Sebastiano Vassalli, antifascista serio – non come altri che usano la qualifica solo per fini di compattamento elettorale di un ambiente nel quale non c’è niente altro in comune -, ma che, conoscendo bene queste polemiche perché a sua volta figlio di un combattente della RSI, nella sua rubrica sul “Corriere della Sera” ebbe a scrivere in proposito: “Quanta ipocrisia c’è dietro questo scandalo? Probabilmente molta, come anche nel caso di Grass. Se non si dimostrerà che Grass e Tappert commisero violenze fuori dal contesto della guerra, saremo di fronte a due ragazzi che a vent’anni credettero di dover difendere la loro patria in una guerra sbagliata: tutto qua. Ricordo un fatto che mi riguarda, del gennaio o febbraio 1945. Avevo quattro anni e mi capitò di assistere, in una località dell’Appennino dietro a Genova, alle evoluzioni di un motociclista tedesco che cercava di catturare un pollo e non ci riuscì. Tanti anni dopo, ho poi letto in un libro di storia che all’inizio del 1945, tra Genova e Savona, c’erano reparti della divisione SS Adolf Hitler. Ora lo so: quel motociclista era l’ispettore Derrick che rubava i polli. Va bene cosi?”.

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Amerino Griffini

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