Controgiornale. La casa della Trenta e lo “stile” di chi lascia l’appartamento prima del tempo

Elisabetta Trenta, M5S

Notizia 1, l’ex ministro Trenta dice che ha bisogno di una casa più grande anche ora che non è più in carica, una casa di servizio del ministero della Difesa, che belle pretese! Dice che deve ricevere gente. Tutti riceviamo gente, ma a casa nostra, pagata da noi. Io vivo in una casa di 90 metri quadri occupata tutta da libri e quadri, ma trovo anche il posto per ricevere. Chi cazzo crede di essere un ex ministro? Sottovoce, mio padre , direttore di un ufficio statale importante, aveva un appartamento di servizio, che si è premurato di lasciare libero due anni prima di andare in pensione.

Notizia 2, il poeta vitalista e cattolico Rondoni si dichiara pro Salvini, ma con cautela, sembra quasi che si scusi.

Notizia 3, un movimento di protesta che si chiama delle sardine ha molte probabilità di finire in padella. Meglio i gilet gialli, meglio fare sul serio.

Notizia 4 La poesia è di tutti. No, è di chi la ama. Non facciamo finta di niente c’è tanta gente a cui la poesia sta sui coglioni.

Notizia 5, J’accuse di Polanski, un genio del cinema, pare sia bellissimo, e gli hanno negato il premio a Venezia per l’ostilità di una maccartista femminista di cui non ricordiamo già più il nome. In compenso a Venezia c’era il film sulla Ferragni, vergogna che nessuna acqua alta potrà cancellare.

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Giuseppe Yusuf Conte

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