2 Novembre (di P.Buttafuoco). La memoria dei defunti che “a ciascuno affidano una carezza”

Oggi è il 2 di novembre, è la Memoria dei defunti e una notizia bisogna darla: i morti mangiano.
Prendono biscotti e latte.
Non c’è sepolcro dell’età aurea che non abbia tavola imbandita.
Alla Fiera dei morti, a Catania – nella festa bagnata da una continua pioggia – si trovano tibie e teschi di zucchero.
E poi le pistole. E i fulminanti.
I morti sparano e portano allegria.
I morti fanno trovare soldi.
Viziano i bambini e quando qualche piccolino se ne resta papero papero, con l’occhio vago, si sente interpellare:
“Ti portarono qui i morticini?”.
I morti, infatti, non sono mortacci.
Sono i veri padroni dei giorni e tornano che non hanno neppure bisogno delle porte socchiuse per entrare.
Attraversano le pareti e passano il tempo loro concesso, quello di una notte, a guardarsi intorno nelle case addormentate.
Si avvicinano a tutti e a ciascuno affidano una carezza.
Se solo potessimo vederli quei morti conosceremmo la verità del loro silenzio proprio invisibile.
E’ il loro modo di sorriderci. Mangiano. E lasciano le briciole.

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Pietrangelo Buttafuoco

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