Fumetti. Anime nuvole e games (nella Capitale) con Romics

ROMICS, la grande rassegna internazionale sul fumetto, l’animazione, il cinema e i games, che si terrà alla Fiera di Roma dal 4 al 7 ottobre, è stata presentata alla Stampa mercoledì 19 settembre, presso la Sala Cinema del Palazzo delle Esposizioni, sempre nella Capitale.

Che da qualche anno ROMICS sia il più importante evento nel suo genere a livello europeo non vi è dubbio, e questo, come italiani, ci fa ovviamente piacere. Il programma di questa “orgia” di vita frenetica, variopinta e spensierata è consultabile a questo indirizzo Internet: https://www.romics.it/.

Quattro giorni di Kermesse ininterrotta, con più di cento eventi tra incontri, conferenze, mostre e spettacoli. Però, sarebbe da chiedersi: cosa è ROMICS? Alessandro Baricco, tanti anni or sono, nel suo bellissimo spettacolo teatrale Totem, spiegò che i matti sono quelle persone che fanno sempre le stesse cose, i medesimi gesti, ripetendo sempre le stesse parole. Il matto non ragiona, poiché non si ascolta, altrimenti matto non sarebbe. Orbene, non agognando di far parte della “categoria dei folli”, eviteremo di ripetere ciò che abbiamo ampiamente scritto in passato: dove sono i fumetti? È un baraccone utile solo ai cosplayer, ecc., ecc. Diciamo che ROMICS va bene così. In questa epoca, non è più importante avere una degna cultura sul fumetto e il cinema di animazione, tutto è “contaminato”, ossia confuso. I giovani vivono in quella che nel 1977 il filosofo francese Paul Virilio definì “dromocrazia”. Costoro non pensano, fanno, si muovono, più spesso ingombrano… lasciamoli fare, alla fine il mondo sarà loro, a loro il compito e le responsabilità. Che vadano veloci veloci, prendendone i rischi però, come le generazioni del passato. Non vi interessano i fumetti? Va bene. Volete essere dei fumettisti, avendo letto poco o nulla? Va bene. Il mondo sarà vostro, è una questione di Natura.

Della edizione autunnale di ROMICS ci piace personalmente segnalare la celebrazione dell’anniversario dei venticinque anni dalla creazione della Scuola Romana dei Fumetti, dove abbiamo avuto il piacere di formarci come sceneggiatori, nonché la proiezione di due documentari sulla nostra grande tradizione fumettistica, seconda al mondo solamente a quella americana e nipponica, e non c’è Francia che tenga per favore: Manga do. Igort e la via del manga e Le circostanze. I romanzi disegnati di Vittorio Giardino.

Ecco, mentre i più staranno come delle menadi a girovagare per padiglioni senza neanche sapere il perché, forse qualche “giovane saggio” si siederà in una saletta buia, incuriosito dalla storia di coloro che qualcosa hanno fatto. E dire che solo venti anni fa, la Fiera del Fumetto nella vecchia sede dell’EUR era quasi silenziosa. Ci si andava per trovare delle rarità e parlare con gli autori e i collezionisti. Già, si andava lì per comprare i fumetti. Oggi, invece, i “dromocratici” i fumetti non li leggono, però di questo mondo vogliono essere lo stesso dei protagonisti. Beh, perdonateci, ma non funziona proprio così… leggere i fumetti vuol dire spendere centinaia di ore da solo, a casa, e non vestirsi come un fenomeno da baraccone. Chiediamo ancora scusa, ma è la nostra inutile opinione. Andate e divertitevi, fin quando la festa dura; eppure, come ci ha mostrato Toulouse-Lautrec, quanto è triste il panorama di una festa terminata.

Riccardo Rosati

Riccardo Rosati

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