Il caso. Anche il socialista Berny Sander è per la chiusura delle frontiere

Bernie Sanders

Leggete un po’ cosa pensa Bernie Sanders, da sinistra su frontiere e immigrazione. “Apertura delle frontiere? Questa è una proposta di destra” che “renderebbe più poveri gli americani”. “Sarebbe la fine del concetto di Stato-nazione. Se credi nell’idea di Stato-nazione, ritengo che tu abbia anzitutto il dovere di fare tutto il possibile per aiutare le persone nel tuo Paese”. Le parole del leader della sinistra americana tra i democratici chiariscono che anche nel fronte progressista inizia a disvelarsi l’inganno perpetrato da chi spaccia l’immigrazione di massa per un fenomeno da decifrare con il parametro della solidarietà e non con quello dell’inevitabile sfruttamento di essere umani sradicati. Insomma Sanders individua nel dogma immigrazionista uno dei capisaldi delle lobby mondialiste, liberiste e fintamente cosmopolite.

“I conservatori, i padroni in questo Paese non sognano altro – aggiunge Sanders – che una politica di frontiere aperte, per portare dentro gente disposta a lavorare per 2-3 dollari l’ora. Per loro sarebbe una manna dal cielo. Io la penso in maniera completamente diversa. Io penso dovremmo aumentare i salari. Penso che dovremmo fare tutto il possibile per creare milioni di posti di lavoro per le persone attualmente disoccupate in America”.

La lotta per il lavoro

Sai qual’è il tasso di disoccupazione giovanile negli USA oggi? Il 33% per i laureati bianchi, il 36% per gli ispanici, il 51% per gli afroamericani. Pensi veramente che dovremmo aprire i confini e portare dentro il Paese masse di lavoratori a basso costo? Non pensi che forse dovremmo cercare prima di tutto di creare posti di lavoro per quei ragazzi disoccupati? Penso che da una prospettiva morale abbiamo il dovere di lavorare con il resto del mondo industrializzato per affrontare il problema della povertà internazionale, ma non è impoverendo le persone in questo Paese che si affronta il problema”.

Nuovi investimenti pubblici 

La spesa pubblica come parametro per ricreare sviluppo. Altro che l’austerità dell’Ue. «Credo che dovremmo creare milioni di posti di lavoro per ricostruire le nostre infrastrutture fatiscenti e chiedere alle persone più ricche di questo paese di iniziare a pagare la loro giusta quota di tasse. Credo che dovremmo alzare il salario minimo ad almeno 15 dollari l’ora, per far sì che le persone non vivano in povertà. Dovremmo porre fine alla vergogna rappresentata da circa il 20% dei nostri bambini che vivono in povertà in America».

“Aiutarli a casa loro”

La soluzione di Sanders per l’immigrazione? Eccola. «Come economia globale dobbiamo fare in modo che nei paesi poveri abbiano posti di lavoro dignitosi, istruzione, assistenza sanitaria, nutrimento per la loro gente. Questa è una responsabilità morale, ma non lo fai, come alcuni suggerirebbero, abbassando lo standard dei lavoratori americani, che è già calato molto significativamente».

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