Cultura. Sette cardini delle “Lezioni spirituali per giovani samurai” di Yukio Mishima

Yukio Mishima
Yukio Mishima

I testi di formazione possono anche essere degli estratti da libri fondanti. E’ il caso di questi brevi passi presi da “Lezioni spirituali per giovani samurai” di Yukio Mishima

Sull’arte: “I periodi di pace e di tedio danno origine, in un certo senso, ad un’arte più matura, ma così sorge una contraddizione poiché quell’arte non possiede il fascino sufficiente per attrarre gli animi incapaci di tollerare le inquietudini di una simile vita.”

La politica: “Come si deduce dalla definizione di “rivoluzione nichilista” riferita al nazismo, esiste la tendenza a proiettare nel mondo dell’azione concreta aspirazioni che andrebbero rivolte all’arte, comunque incapace di soddisfarle, e che nello stesso tempo riverbera le sue inquietudini esistenziali sulle angoscie sociali; si tende allora a saggiare la vita producendo artificialmente uno scontro con la morte, a testimoniare tali esigenze con un’azione di lotta. Una simile artificiosa condotta politica non si limita al nazismo tedesco, ma si è diffusa in ogni parte del mondo. Essa è, come ho già affermato più volte, la trasformazione politica dell’arte, la metamorfosi artistica della politica.”

L’etichetta: “L’animo umano conserva sempre una parte ignota anche all’amico più intimo e più a lungo frequentato.”

Sul mantenere la parola data: “Ciò che mi sta a cuore non è la questione dell’interesse personale, ma della lealtà. Il tempo, in sé, è privo di ogni significato, una promessa può essere qualcosa di vago, fino all’istante in cui entra in gioco il concetto di lealtà.” “Sacrificare la vita per qualcosa di estraneo ad un interesse materiale potrà sembrare dissennato, ma una delle mie idee fondamentali è che l’essenza del promettere non sia da ricercare nello spirito dell’odierna società contrattuale, bensì nella lealtà degli esseri umani. Nella vita di ogni uomo il tempo non ritorna.” “Il piacere è infatti simile all’ombra di un uccello che, se non viene afferrato, volerà lontano da noi e non tornerà mai più.”

Sul piacere: “E’ proprio la cieca passione, incurante di tutto, il più alto privilegio della giovinezza nei confronti del sesso: una passione che gli adulti giudicano bella perchè hanno ormai dimenticato la sofferenza che ad essa è unita.” Sul pudore: “La nostra è un’epoca in cui, basandosi sulla libertà di parola, ciascuno si sente autorizzato a sostenere a gran voce le proprie opinioni immature o insulse, dimenticando ogni doveroso riserbo. La gente esprime ormai senza più alcun ritegno le proprie idee, persino sulla politica.”

L’impegno: “Il genio è frutto dell’impegno, dice il proverbio, ma anche il talento deve essere levigato come una gemma, altrimenti rischia di rimanere misconosciuto. Sembrerebbe questa una saggia sentenza conforme ad una società finalizzata al successo. L’uomo si impegna senza tregua nella competizione con gli altri per dimostrare la propria forza ed il proprio ardimento, per vincere.” “Ma il tormento maggiore non è lavorare. La tortura più dolorosa ed innaturale è quella subita da chi, pur avendo talento, è costretto a non usarlo o a usarlo in misura inferiore a quanto potrebbe. L’essere umano ha una natura bizzarra: si sente vitale soltanto quando può esprimere al massimo le proprie possibilità.” “In generale, dunque, i tempi imposti dalla società esigono che le persone in grado di correre procedano con lentezza e che, viceversa, chi ha difficoltà ad avanzare velocemente sia costretto a correre.”

L’associazione degli scudi: “Nel mio animo si celava già da tempo la convinzione che, come ritenevano i samurai, giustificare se stessi sia un atto di viltà.”

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Yukio Mishima

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