Tutto nasce nel lontano 1974, quando Gary Gygax e Dave Arneson idearono Dungeons and Dragons (D&D), ossia quello che col tempo sarebbe diventato il gioco di ruolo per eccellenza. A differenza di un comune gioco da tavolo (pensiamo al Risiko! ad esempio), in un GDR non servono per forza tabelloni o pedine, ma bastano carta, penna e qualche dado particolare (da 4 facce fino a 20 facce). Uno dei giocatori ricopre il ruolo del Dungeon Master e, seguendo le regole contenute nel manuale di gioco, narra una storia ambientata in un universo fantasy che gli altri compagni devono sviluppare come preferiscono; gli altri giocatori (solitamente 3 o 4) impersonano ciascuno un personaggio con le proprie caratteristiche ed i propri attributi (un ranger elfico, un nano chierico, un guerriero mezzorco, ma le combinazioni sono moltissime) e si muovono nel mondo che il Master descrive loro, dovendo compiere missioni (quest), combattere nemici e risolvere enigmi, e utilizzando il tiro dei dadi per determinare l’esito delle diverse azioni. Altra peculiarità di un gioco già di per sé unico è che, all’atto pratico, tecnicamente nessuno vince: la vera vittoria, è infatti, divertirsi giocando.
Che preferiate quindi gli elfi ai vampiri poco importa: infiniti universi ed incredibili avventure vi aspettano a portata di dado.