L’orso, animale guerriero e materno
Il simbolismo dell’orso si esplica in un elemento maschile, feroce e impavido, e in uno femminile, generativo e materno. Oggi, purtroppo, sopravvive solo nelle fiabe e nel costume popolare: pensiamo agli orsi di pezza che un tempo erano doni propiziatori di fertilità e di coraggio per i fanciulli. Le tribù siberiane erano solite allevare cuccioli di orso per poi ucciderli da adulti, cibandosi delle loro carni. In questo modo, mangiando il fegato e bevendone il sangue, il guerriero avrebbe assorbito il coraggio e la forza dell’animale. Presso i Sioux, invece, chi si votava al sacrificio in battaglia indossava una cintura d’orso, segno esteriore di potenza. Nella tradizione germanica i Berserkir erano guerrieri devoti ad Odino: prima di ogni battaglia, indossando pelli di orso (da qui il loro nome), entravano in uno stato di trance per divenire insensibili al dolore e per darsi totalmente alla lotta. Allo stesso modo in Grecia alcuni guerrieri danzavano per la dea Artemide Brauroria, imitando le movenze dell’animale: l’abilità venatoria della dea era accostata alla ferocia dell’orso.
L’orso nella tradizione cristiana
Nella tradizione cristiana l’orso assume un significato ambivalente, anche se, a differenza di altri animali (quali il cinghiale o il lupo), è poco presente nelle agiografie di santi e di uomini di Chiesa. Lo vediamo mansueto affianco a San Gallo mentre costruisce un’abbazia, portandogli il legname necessario. Nella storia di San Cerbano, invece, l’orso è un animale crudele che attenta alla sua vita per volere del re goto Totila. Il lupo era considerato un essere nefasto, mentre l’orso presenta una natura benigna e una maligna, costituendo un caso unico e eccezionale nel bestiario cristiano.
Un orso tra le stelle
Callisto era una bellissima ninfa al seguito di Diana, la dea della caccia e della selvaggina (la versione latina dell’Artemide greca). Tutte le sue ancelle dovevano per giuramento rimanere vergini, ma Zeus, innamoratosi di Callisto, la sedusse e la rese madre di Arcade. La dea la punì trasformandola in una grande orsa. Il giovane Arcade divenne un eccelso cacciatore e tentò più volte di uccidere Callisto, non riconoscendo nell’orsa sua madre. Zeus decise di salvarla dalle freccie assassine, portandola in cielo e trasformandola in una costellazione, l’Orsa Maggiore.
Simboli e miti fanno dell’orsa un animale molto presente nelle tradizioni occidentali. Solo riscoprendo questo patrimonio spirituale, sarà possibile comprendere il suo posto in natura, non temendolo più irrazionalmente.