Storia. Regia Aeronautica: il generale Marieni e i suoi pipistrelli in azione contro la malaria

Bat box: un sistema ecologico e rispettoso dell’ambiente per dare rifugio ai chirotteri cittadini, ormai frastornati e disorientati dall’inquinamento acustico e luminoso dei grandi centri urbani. Un’idea sviluppata dagli studenti e dai docenti dell’Ateneo fiorentino, ma non nuova nel mondo, soprattutto in Italia dove un progetto simile, sperimentato dalla Regia Aeronautica, contribuì a bonificare le aree insalubri dalla malaria.

Il generale Marieni riceve autorizzazione a sfruttare progetto del Dr. Campbell (fonte: www.marieni-saredo.it/)

Negli Anni ’20 in USA scienziati e zoologi si confrontano sulla opportunità di “sfruttare” il pipistrello insettivoro per eliminare le zanzare che, in particolare nella paludi, oltre che fastidiose sono foriere di malattie. E che il piccolo mammifero sia ghiotto di insetti lo ricorda anche Plinio il Vecchio nel suo Naturalis Historia: “Et in cibatu culites gratissimi“. Fatto sta che uno studioso, Charles Campbell, fa costruire sulle sponde del lago Mitchell (Texas) le Bat Towers, nelle quali raccogliere intere colonie; la eco dell’esperimento giunge fino alle orecchie del generale e ingegnere italiano Giovanni Battista Marieni della Regia Aeronautica, ufficiale proveniente dai ranghi del Regio Esercito e che sul Piave, nel corso della Grande Guerra, aveva compreso quanto l’ambiente insalubre degli acquitrini potesse gravare sulla salute delle truppe stanziate in prossimità degli stessi.

Un pipistrellaio.

Dopo una fitta corrispondenza con Mitchell (che lavorava sui pipistrelli ormai da 20 anni) nel gennaio 1925 Marieni riceve l’autorizzazione a poter replicare, sul suolo italiano, l’opera del texano. L’attenzione del generale si concentra sulla Sardegna isola che, in quel periodo, presenta alcune aree insalubri e malariche. Nascono, così, i pipistrellai grandi torrette posizionate in aree isolate, in genere lontane dai centri abitati e che, negli anni, compariranno anche nel foggiano e nell’Agro Pontino. I risultati ottenuti da Marieni sono discontinui perché, in fondo, la Natura ha i suoi ritmi e gli animali posso impiegare molto tempo prima di capire che un rifugio è sicuro e utile per la caccia, pertanto posizionare un pipistrellaio non vuol dire ritrovarsi, dall’oggi al domani, una colonia al proprio “servizio”. Ma al di là dei dati statistici sulla lotta alle zanzare, colpiscel’attenzione riservata dall’ufficiale della Regia Aeronautica per l’ambiente poiché al più funzionale DDT, preferì un canale bio e privo di conseguenze venefiche per l’uomo, per la fauna e per la flora. Ma la memoria del generale e dei suoi pipistrelli si è persa nelle nebbie della Storia: le torri non esistono più e sono ricordate solo in alcuni siti (come quello dedicato al Casato Marieni Saredo) e in tesi di laurea che conferiscono carattere scientifico e accademico ad un esperimento che, altrimenti, sembrerebbe uscito da un romanzo di fantascienza.

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