26 Giugno 1993. A Regensburg muore Herbert Gruhl, ecologista tedesco.
Figlio di agricoltori sassoni, dopo la guerra e un periodo di prigionia durato fino al 1946 studiò nell’Università di Berlino e si laureò con una tesi su Hugo von Hoffmansthal.
Iscritto alla CDU, la Democrazia Cristiana tedesca, ebbe vari incarichi politici, da consigliere comunale fino a presiedere la sezione del Land di Hannover e ad essere eletto deputato al Bundestag nel 1969; nel Parlamento rimase fino al 1980 dedicandosi sempre e in particolare ai problemi ambientali. Nel 1975 pubblicò “Ein Planet wird geplündert”, una sorta di “manifesto” sull’ecologia e lo scarso interesse che essa riceveva dai partiti politici e dalle Chiese.
Visto l’enorme successo del suo libro che fu ripetutamente ristampato, decise di dar vita ad un movimento politico, fondò quindi il primo partito politico “verde” tedesco, la Grüne Aktion Zukunft e in seguito fu tra i padri fondatori dei Grünen, i Verdi tedeschi nei quali rappresentò l’ala “fondamentalista” e che abbandonò nel 1981 dopo che l’ala di estrema sinistra aveva monopolizzato il partito.
Prima di ritirarsi con la famiglia in un piccolo villaggio delle Alpi bavaresi e dedicarsi interamente allo studio e alla scrittura, dette vita ad una nuova formazione ecologista indipendente al di là della contrapposizione Destra/Sinistra, movimento che nel tempo si estese ad altri Paesi. (dalle Effemeridi di Amerino Griffini)
