La chiamano la “Comunità Perfetta”, dove ognuno di noi viene controllato costantemente, in qualsiasi ambito della propria vita. Le azioni, anche le più banali, di ogni singolo individuo, vengono tutte, per l’appunto, indirizzate da loro, nella cosiddetta ricerca del Bene Comune.
Ogni cittadino è considerato, in pratica, un minuscolo ingranaggio, indispensabile a far muovere e a far progredire l’intera Società. Se uno di questi ingranaggi non dovesse funzionare, per un motivo qualsiasi, deve essere immediatamente ed irrimediabilmente sostituito.
E tutti, o quasi, sono felici e contenti, addirittura entusiasti di far parte di questa Comunità, in quanto appagati dalla certezza di poter vivere in un mondo più sicuro e più giusto, soprattutto rispetto al recente passato.
O almeno così ci vogliono far credere.
Ma la verità è tutt’altra.
Il terrore e le insicurezze dei cittadini, alimentati ad arte dai Governanti e dai Custodes, hanno spianato il terreno per far entrare in vigore, di volta in volta, delle misure speciali sempre più cruente e restrittive per prevenire e garantire, a loro dire, la pace e la giustizia dell’intera Comunità.
Tribunali speciali, sentenze sommarie senza possibilità di appello e quasi immediate, poteri praticamente illimitati per i tutori della legge, sostanziale eliminazione di ogni tipo di libertà e di diritti primari ed il rigido controllo piramidale, hanno ridotto la società odierna ad essere composta da milioni di cittadini inermi e assolutamente inoffensivi, di fatto assoggettati e piegati al volere di pochi “eletti”, che però eletti non lo sono mai stati.
*”Cella 1312″ di Daniele Caroleo (Euro 12, Eclettica Edizioni)
