Scrittori di grandissimo livello, si diceva, anche se non tutti veri autori del genere noir/giallo/poliziesco, come invece presupporrebbe l’intitolazione al creatore del detective Marlowe. Quindi la scelta di Lansdale – che certo non è un giallista e raramente vira verso il noir – non può scandalizzare più di tanto.
Nei suoi oltre quaranta romanzi il sessantaquattrenne scrittore texano (che ci tiene a definirsi tale e ambienta quasi tutti i suoi libri nella zona orientale del grande Stato del Sud) ci ha infilato un po’ di tutto: thriller, horror, western, romanzo storico e naturalmente anche un po’ di poliziesco, con la sconclusionata coppia di detective improvvisati Hap e Leonard. Una coppia molto affiatata e di successo, anche se costruita a tavolino per stupire e sparigliare i luoghi comuni senza però mettere in discussione le regole della correttezza politica: ecco quindi che Hap è bianco, povero, democratico ed eterosessuale; mentre l’amico Leonard è nero, repubblicano e omosessuale. Entrambi sono comunque sempre contro i cattivi e alla fine vincono a suon di botte e sparatorie.
Insomma, Lansdale è narrativa pura, adrenalina, ironia e avventura, il tutto mixato con una scrittura brillante, con dialoghi fulminei e strizzando l’occhio al cinema, al mondo dei fumetti e alla televisione.
Tra i suoi titoli più noti ci sono «La notte del drive-in», «Mucho Mojo», «Il mambo degli orsi», «Bad Chili», «In fondo alla palude» (vincitore di un Edgar nel 2001), «Bubba Ho-Tep», «Una coppia perfetta: i racconti di Hap e Leonard».
E in quanto a battute fulminanti, che dire di quella regalata ai giornalisti che lo attendevano a Courmayeur: «Donald Trump? Potrebbe essere il personaggio di uno dei miei libri. Non credo che rappresenti così tante persone come raccontano i media. Ne è una brutta copia. Fa notizia certo, ma danneggia anche i repubblicani».
(il collaborazione con la pagina Facebook Trama Nera)