Politica. Mille Patrie ad Assisi. Fratus: “Ora un coordinamento identitario nazionale”

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Roma, 28 febbraio 2015. Pietrangelo Buttafuoco interviene nel corso della presentazione di Mille Patrie.

Il campo serve per delineare l’azione del Laboratorio 1000 Patrie (…) cioè una confederazione di movimenti, associazioni e persone di Destra e anche di sinistra, vuole incidere sulla politica del paese grazie a iniziative territoriali e, oggi, appoggiando la politica e il progetto portato avanti dalla figura di Matteo Salvini“. Così Fabrizio Fratus commenta “Noi Disegniamo l’Italia”, prima edizione del campo nazionale di Mille Patrie per l’Italia che si terrà ad Assisi dal 27 al 29 novembre 2015.

Organizzato dalla Comunità umbra di Riccardo Merolla, l’evento si articola in 3 giorni di incontri, dibattiti e laboratorio metapolitico, al quale prenderanno parte, fra gli altri, i giornalisti Sebastiano Caputo e Lorenzo Vitelli e Alessandro Tassi, referente Lega per Perugia.

Quanto alla scelta della location, Fratus sottolinea che non è casuale, perché “Assisi è un luogo in cui la Tradizione millenaria della nostra Patria è ben rappresentata; ecco il motivo per cui la scelta è ricaduta su questa meravigliosa città, famosa in tutto il mondo”. 

Qual è l’obiettivo di Noi disegniamo l’Italia?

Organizzare un’azione comune tra i diversi movimenti presenti. Oltre a incontri specifici su temi di attualità (ad esempio la guerra in Siria e la “geopolitica del caos”) ci confronteremo sullo studio e sulle modalità di realizzazione della Sintesi politica che vogliamo raggiungere.“.

Un campo, appena 9 mesi dopo (28 feb. 2015) l’ufficializzazione del progetto… Non è un po’ presto?

Da allora molte cose sono cambiate… in meglio: si è consolidato il rapporto con Matteo Salvini; con Mille Patrie per l’Europa abbiamo guardato oltre, con un’ottica internazionale: importante, la nostra presenza a Dresda con Pegida ed altri movimenti identitari. Oggi,  possiamo presentare liste in tutto il Paese, da Trento a Trapani, con referenti politici ben inseriti nel contesto territoriale di appartenenza. Inoltre, dobbiamo renderci organici con i nostri “aderenti” attivi e responsabili di NCS in Puglia e  Calabria“.

E mi pare di capire che proprio dal Mezzogiorno…

Gli incontri tenuti al Sud hanno assistito ad una grande partecipazione e ci hanno dato anche buoni riscontri. In Sicilia, ad esempio,  i movimenti che aderiscono al progetto sono molto attivi e pronti a cambiare le cose. Ma non vi anticipo nulla, dico solo che ne vedremo delle belle a breve“.

@barbadilloit

 

Marco Petrelli

Marco Petrelli su Barbadillo.it

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