Bari. Addio a Pierino Lorusso reggente del Centro Comunità e Tradizione di Pino Tosca

Pierino Lorusso
Pierino Lorusso

Troppo giovane e con tanta strada da percorrere ancora insieme ai suoi fratelli. Pierino Lorusso è andato avanti, a progettare Lassù nuovi sberleffi e beffe ai Soloni celesti del pensiero unico. Reggente del Centro Comunità e Tradizione di Modugno di Bari, sodalizio fondato dallo scrittore identitario Pino Tosca, era uno straordinario trascinatore di anime. Un credente. Generoso.

Attivista fin da giovanissimo nel Movimento Sociale Italiano, amava la provocazione non fine a se stessa, e possedeva il gusto picaresco di andare contro vento. Come quando ad Altamura, città nella quale il mondo intellettuale si riconosceva in una vulgata risorgimentale, sfidava il conformismo proponendo seminari e convegni sull’altra storia d’Italia, quella del Regno del Sud. Nessun nostalgismo incapacitante, ma solo la voglia di riannodare i fili di una storia nazionale con troppe pagine omesse.

Nelle varie frammentazioni della comunità neofascista pugliese cercava sempre di superare le barriere e le divisioni, cogliendo nelle iniziative proposte da altri gruppi un seme di una rinnovata presenza politica, con una attenzione particolare ai giovani.

Pino Tosca a Civitella del Tronto

Raccogliendo il testimone di Pino Tosca nel 2001, Pierino consentì al Centro Tradizione Comunità di conservare il ruolo di laboratorio e di luogo di incontri irripetibili. Il chiostro di una palazzo antico del piccolo comune di Modugno diventava, come per incanto, una agorà mediterranea, dove potevi conversare con Franco Cardini, Ulderico Nisticò, Adolfo Morgante, Marcello De Angelis o Gabriele Marconi, senza la tirannia del tempo fuggente. C’erano bandiere dell’indipendenza dei popoli, poster dell’amato Corneliu o di Berto Ricci, preghiere, collezioni di riviste povere graficamente ma immensamente ricche di suggestioni. E sonate, cantate, balli su spariti ribelli, con la chitarra di sottofondo che durava notti intere, interrotte solo dall’arrivo di un cartoccio di carne arrosto, i cui fumi sembravano disegnare un sacrificio a Dioniso.

Verità su Bologna 1980

Credeva nella verità come fondamento del vivere cristiano e per questo Pierino non accettava le condanne di Bologna, scaturite da una sentenza ideologica che contestava promuovendo incontri e presentazioni di libri, in particolare per la libertà di Luigi Ciavardini. Non a caso, Modugno divenne un centro di controinformazione autentico sulla strage della stazione emiliana, stimolando la proposizione di eventi su tutto il territorio meridionale.

Il Giglio del Sud

L’esperienza comunitaria di Modugno di Pino Tosca e Pierino Lorusso aveva il momento clou nell’assegnazione del Premio Giglio del Sud, divenuto dopo la scomparsa del fondatore, Premio Pino Tosca: il riconoscimento veniva assegnato ad intellettuali liberi, non secondo canoni identitaria, ma con la gioia di scoprire le idee coltivate con tenacia da un manipolo di ribelli nei discorsi e negli scritti di chi veniva da percorsi distanti, se non a tratti antitetici. Questo è il testimone da raccogliere da Pierino, insieme alla generosità e alla tenacia nel riunire tanti uomini di milizia che rischiavano di immalinconirsi per le delusioni: continuare a lavorare sulle idee, a ricercare e a contaminare i nostri territori con elaborazioni mediterranee e solari. E se, per destino, sulla strada dovessimo trovare ostacoli imprevisti, allora sarebbe il caso di non dimenticare, cantando Gracias a la vida di Joan Baetz il motto che ripeteva Pino: “Si Deus nobiscum, qui contra nos?”.

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