“A chi la forza? A noi! A chi la costanza? A noi! A chi la fedeltà? A noi! A chi la vittoria? A noi!”: con queste invettive incitava i legionari fiumani, chiudendo un’arringa appassionata lunga ventidue pagine. Sostenava appassionatamente la causa dell’annessione di Fiume all’Italia.
La casa d’aste torinese Bolaffi – il 16 e 17 dicembre – al Grand Hotel et de Milan metterà in vendita cimeli e proclami, parte di una raccolta interamente dedicata al poeta abruzzese e al suo ruolo nella breve Reggenza italiana del Carnaro, iniziata con la Marcia di Ronchi e la presa di Fiume. Purtroppo questo fuoco irredentista fu soffocato dal governo Giolitti e dal trattato di Rapallo che sancì l’indipendenza di Fiume, dove l’esperienza legionari si chiuse con il “Natale di sangue”.