La popolazione d’Isernia “accolse con festosi saluti e sventolio di fazzoletti bianchi gli aerei anglo-americani che sorvolavano la città”, ignorando il triste destino che l’attendeva. Infatti, gli aerei anglo-americani con un feroce e incomprensibile bombardamento distrussero gran parte del centro abitato, uccidendo circa 4000 persone. Perché questo tragico evento in un luogo dove non c’erano obiettivi militari da colpire? Secondo alcuni storici il bombardamento di Isernia si inserisce nel quadro di una serie di attacchi “strategici” (diciamolo senza ipocrisia, terroristici) che l’esercito anglo-americano condusse sul suolo italiano per indebolire le difese tedesche. Si pensa che uno dei principali obbiettivi del bombardamento fosse il viadotto Cardarelli, che metteva in comunicazione la parte tirrenica e quella adriatico. Ciò nonostante, il viadotto Cardarelli non subì alcun danno dal bombardamento. Ecco una pagina di storia, di cui si è persa la memoria. Confido che non accada altrettanto all’allarme lanciato ieri sul cambiamento climatico.