Dottor Tulp. Tumori? Previsto un aumento del 70% nei prossimi venti anni

foto art tumoreSono spaventosi i dati sull’incidenza delle malattie tumorali nei prossimi vent’anni. Ad affermarlo è l’Organizzazione mondiale della Sanità attraverso il nuovo Rapporto mondiale sul Cancro 2014 che prevede un aumento da 14 a 22 milioni dei nuovi casi della malattia con un trend del 70%.

I tumori interessano sempre più paesi, con incidenze in grande crescita in quelle zone dove c’è un aumento del benessere e l’introduzione di stili di vita sempre più occidentali. La fotografia, alla vigilia della Giornata  del cancro, è contenuta nel rapporto annuale dell’Iarc, l’agenzia dell’Oms che si occupa della malattia, la quale prevede che in meno di vent’anni i casi passeranno da 14 milioni nel 2012 a 22 milioni nel 2030.

Il trend di crescita è visibile già nei quattro anni che vanno dal 2008, in cui si sono registrati 12.7 milioni di casi, al 2012 con 14.1 milioni.

Di pari passo rispetto all’incidenza crescerà la mortalità, sentenziano gli esperti, con gli attuali 8,2 milioni di vittime ogni anno che diventeranno 13 milioni,  la gran parte delle quali in Africa, Asia e America del Sud. Per quanto riguarda i tumori più diffusi, al primo posto c’è quello ai polmoni con 1,8 milioni di diagnosi, il 13% del totale, seguito da seno (12%) e colon (10%). Il cancro ai polmoni è anche il “top killer”, con il 19,4% del totale delle morti, seguito da fegato (10%) stomaco e intestino.

Nella nostra penisola è il rapporto dell’Airtum a darci una fotografia della situazione: il 57% dei pazienti colpiti da tumore guarisce a distanza di 5 anni dalla prima diagonsi, 10% in più rispetto all’anno prima. Le nuove diagnosi nello scorso anno sono state 366.000, di cui 200.000 (55%) negli uomini e 166.000 (45%) nelle donne mentre i decessi stimati sono 173.000. Il tumore più diffuso è quello del colon-retto (55.000 nuove diagnosi) mentre il più mortale è quello a polmoni (34.000 decessi). Gli altri tipi di tumore maggiormente presenti sono il cancro al seno, ai polmoni e alla prostata.

Il rapporto mostra che anche se le cure hanno visto notevoli progressi non possono essere l’unica arma per risolvere il problema dei tumori. Bisogna mettere più impegno nella prevenzione e nella diagnosi precoce per limitare questo allarmante aumento del peso del cancro nel mondo.

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Giuseppe D'Introno

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