Dottor Tulp. La lebbra una malattia ancora dimenticata

Domenica 26 gennaio si svolgerà  la 61° Giornata Mondiale dei malati di lebbra 2014. Anche per quest’anno l’obiettivo principale della manifestazione è la sensibilizzazione dell’opinione pubblica rispetto ad una malattia che non fa più notizia, ma che conta oggi ancora circa 233mila nuovi casi all’anno.

“La lebbra è una patologia dimenticata, come dimenticate sono le persone che ne sono colpite” evidenzia l’Aifo – Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau, che dal lontano 1961, attraverso i propri  volontari, è impegnata nella lotta contro la lebbra.

Raoul Follereau è stato il pioniere della lotta contro questa tremenda malattia. Lui non era  certo un medico, ma  un giornalista francese che nel 1936 venne inviato dal suo giornale in Africa dove incontrò i malati di lebbra. Scoprì, purtroppo, il pregiudizio sociale nei confronti della lebbra che condannava i malati alla solitudine e all’emarginazione. Da quel incontro nacque la sua dedizione alla lotta contro la lebbra e al suo lavoro si ispirano le innumerevoli associazioni di volontariato impegnato in questo campo.

Secondo le stime Oms, nel mondo ci sono circa 2 milioni di persone con disabilità gravi dovute al morbo di Hansen, comunemente conosciuto come lebbra. L’India con 134.752, il Brasile con 33.303 e l’Indonesia con 18.994 casi sono i tre paesi più colpiti, con l’80% di tutti i nuovi casi di lebbra nel mondo.

Per rimarcare il valore delle cure contro questa malattia, i volontari dell’Aifo promuoveranno in circa mille piazze italiane  raccolta di fondi attraverso la vendita del “Miele della solidarietà”. I proventi della vendita saranno utilizzati per il finanziamento di progetti di cura e formazione per personale medico e paramedico, per l’acquisto di farmaci e per sostenere piani di riabilitazione e di tutela dei malati.

La lotta contro la lebbra è a cuore anche delle case farmaceutiche che ogni anno contribuiscono nel lavoro di prevenzione e cura della malattia. Novartis collabora dal 2000 con l’Organizzazione Mondiale della Sanità in questo settore. La multinazionale svizzera ha deciso di prolungare fino al 2020 la donazione gratuita delle terapie multifarmaco antilebbra. L’impegno include trattamenti per un valore stimato di 22,5 milioni di dollari e fino a 2,5 milioni di dollari a sostegno dell’Oms per la gestione delle donazioni e della logistica.

L’azione di Novartis contro la lebbra rientra in una nuova e più ampia campagna, a cui partecipano diversi soggetti pubblici e privati, per combattere le dieci malattie tropicali dimenticate (NTD) entro il 2020. Al momento, 13 aziende farmaceutiche, i governi statunitense e britannico, la Bill & Melinda Gates Foundation, la Banca Mondiale hanno assunto l’impegno di concentrare i propri sforzi per migliorare la vita di un miliardo di persone affette da NTD in tutto il mondo.

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Giuseppe D'Introno

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