Il caso. Da Depardieu a Schwarzenegger (alla Muti): tutti i divi che ammirano la Russia

obelix-depardieuPer il grande Obelix la Russia non è solo un paradiso fiscale. Dopo aver preso la cittadinanza russa ed essersi fatto fotografare in amichevoli abbracci con Vladimir Putin, Gerard Depardieu si appresta a iniziare una carriera da attore di sit-com per la televisione di Mosca. La Zaitsev 1 ha scritturato l’attore francese per una serie comica in cui Depardieu sarà Jora, papà di un ragazzo che soffre di sdoppiamento della personalità.

Zaitsev è una rete giovanilistica russa, a metà tra Italia Uno ed MTV; Depardieu reciterà in francese e sarà doppiato. Ma le avventure moscovite del vecchio moschettiere degli schermi francesi non finiscono qui: altre voci giornalistiche lo danno in procinto addirittura di varare una propria compagnia aerea all’ombra del Cremlino.

Ma Depardieu è solo un caso isolato, in un mondo – quello dello spettacolo – che sembra abbracciare la retorica delle Femen e delle Pussy Riot? No, non proprio. Spesso i grandi attori, in virtù della loro fama o del loro talento, sanno sottrarsi a quelle che sono le mode del politicamente corretto: lo si vede bene in Francia, dove due divi, Alain Delon e Brigitte Bardot, hanno osato sfidare la dittatura della “ideologia repubblicana”, appoggiando pubblicamente il Front National di Jean Marie e Marine Le Pen.

Per quanto riguarda le simpatie per la Russia di Putin possiamo citare altri esempi: in Italia Ornella Muti che oggi riscopre le sue origini familiari. “I miei nonni erano russi, hanno vissuto a San Pietroburgo, – ha spiegato la Muti – hanno lasciato la città e poi non sono più riusciti a ritornare. E’ terribile. Mia mamma mi parlava molto della Russia, mi piace pensare alle mie radici russe e venire qui per imparare qualcosa di nuovo sul Paese.”

Nel caso di Jean Claude Van Damme il legame con Putin non è familiare, ma di affinità: è nota la passione del Presidente della Federazione per le arti marziali, in particolare il ju-do. In più di un incontro pubblico il lottatore-attore belga appare in allegra brigata con Putin.

E che dire di Schwarzenegger? Il re dei culturisti recentemente è stato omaggiato dalla Federazione dei Body-Builder russi con un busto e la simpatia verso la Russia è ricambiata: il governatore della California era presente alla terza investitura di Putin a Capo dello Stato e si è fatto anche promotore di una intesa tra California e Russia per lo sviluppo delle tecnologie informatiche. Quando ha saputo della liaison tra Putin e Schwarzenegger, il blogger Navalny, una delle icone della “opposizione-pop” al partito Russia Unita, ha manifestato un certo disappunto e ha scongiurato Schwarzenegger di non stringere ulteriormente legami.

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Alfonso Piscitelli

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