Perugia. Il festival del giornalismo IJF 2014 si farà grazie al crowfounding

Festival del giornalismo? Tranquilli ragazzi, si farà anche nel 2014. Dal 30 aprile al 4 maggio per l’esattezza e sempre a Perugia. E tutto grazia al crowfounding. Non è una parolaccia, nè un sequel apocrifo de Il Corvo. E’ una tendenza, o meglio una consuetudine di finanziamento di un’iniziativa senza un euro di soldi pubblici.
Ad annunciare la svolta nel reperimento fondi per IJF14  (http://crowdfunding.festivaldelgiornalismo.com/) il babbo e la mamma del Festival Arianna Ciccone e Chris Potter, nel corso di una conferenza stampa tenutasi lo scorso a Perugia e trasmessa in streaming anche all’estero. I “genitori” tengono a sottolineare che la loro creatura, oltre ad essere autofinanziata, sarà completamente gratuita:

“IJF è un evento unico: da sempre ospitiamo le voci più autorevoli del giornalismo mondiale e lo facciamo gratuitamente. […] Durante il Festival le gerarchie crollano: giornalisti affermati e freelance, cittadini e volontari, studenti e professionisti, giovani e veterani condividono un ambiente unico, vibrante, una fonte d’ispirazione per molti partecipanti. Nessun biglietto d’ingresso, nessuna barriera alla partecipazione. E non abbiamo nessuna intenzione di cambiare”.

Crowfunding: una mobilitazione generale che parte sia dai singoli cittadini, sia dai colleghi d’oltre Oceano. E tutta via web, in particolare via Twitter : il tam tam di solidarietà e di partecipazione raggiunge livelli impensabili. Tanti i messaggi di solidarietà e sostegno alla causa della premiata ditta Ciccone-Potter.
Ma come si fa a partecipare? Attraverso una piattaforma on line è possibile versare, tramite carta di credito, una somma che parte da un minimo di 10 euro. Si ottiene così il badge “donor”; badge “Gold Donor” dai mille euro in su, con tanto di logo riportato su brochure e kit.
Un’idea molto all’ “americana” penserà qualcuno. Forse, o forse no. E’ la parola stessa a dirlo: crow funding – folla finanziamento. Si tratta di una forma di sistema partecipativo che inizia dal basso e che dimostra, in  questo caso, le potenzialità della rete come mezzo di diffusione e di condivisione. 

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Marco Petrelli

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