Io non lo so se questo è il modo di combattere i barbari, di assecondarli o se il barbaro è Baricco, quello che so è che leggendo questa intervista, mi cala automaticamente il mondo che è stato la mia scuola: i romanzi russi, e con loro una frase di Puškin: «Descrivi, e non fare il furbo», e dopo mi cala l’altro mondo che è stata la mia scuola successiva, i romanzi americani, e Charles Bukowski: «per scrivere servono due cose: una macchina da scrivere, e una sedia. Delle volte è difficile trovare la sedia».
La provocazione. Le scuole di scrittura e la sedia di Bukowski che Baricco non ha
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