Trasgressioni e Diorama, riviste per interpretare il presente

Dirette da Marco Tarchi, offrono spunti di riflessione e piste di ricerca inedite o innovative. La prevalenza dell'approccio politologico

La copertina di Diorama n. 362 Luglio-Agosto 2021

Diorama letterario

Ci sono riviste che offrono spunti di ricerca interessanti e analisi rare, la cui lettura agevola la comprensione del nostro tempo, Fra queste sicuramente ci sono il bimestrale “Diorama” e il quadrimestrale “Trasgressioni” che, quando furono fondate (1976 e 1986), si richiamavano apertamente alla corrente metapolitica della Nuova Destra. Con il tempo hanno ampliato abbastanza gli spazi di ricerca e di analisi secondo una direttrice evolutiva di studi senza però discostarsi molto dagli aspetti fondamentali originari. Il riferimento principale per queste due riviste nell’interpretazione della realtà politica e sociale è la politologia, ma non mancano interventi interessanti di sociologia, economia, storia delle idee.

Gli ultimi numeri sono particolarmente ricchi. “Trasgressioni” n. 67 contiene scritti di grande interesse. Il saggio storico-giuridico del ricercatore Guillaume Travers, “Nel cuore del capitalismo: la società anonima”, illustra la dinamica con la quale il capitalismo potette ampliare la sua potenza nel giro di pochi decenni e arricchire in breve un numero ristretto di uomini. E’ un saggio di storia del diritto commerciale che mostra bene anche lo sviluppo delle potenze occidentali. Il ricercatore Pierre Valentin illustra “L’ideologia woke”. Un’ideologia sintetizzabile nella definizione “essere svegli contro le ingiustizie”, atteggiamento che fa da supporto alla lotta di alcune minoranze afroasiatiche Usa basato su un evidente relativismo culturale. Insomma, ricorda in parte la “cultura della vittimizzazione”, come i sociologi Manning e Campbell affermano (ricordate anche i sociologi Hughes e Bruckner?), che attacca la società dal suo interno invertendo i paradigmi. Insomma, un saggio ampio che spiega anche le derive della cultura woke e del conseguente “politicamente corretto”.

Marco Tarchi, ordinario di Scienza politica all’Università di Firenze, uno dei massimi esperti di populismo e direttore delle due riviste, firma due saggi. Uno sulla dicotomia Destra/Sinistra (“Destra/Sinistra, uno spartiacque necessario?”) dove analizza le differenze dal punto di vista politologico e la lettura che se ne fa in altri Paesi. Un contributo importante per aggiornarsi su un dibattito all’ordine del giorno da decenni.

L’altro saggio di Tarchi riguarda un focus sul populismo che affronta gli esiti ultimi delle interpretazioni e studi sul tema. Il filosofo francese Alain de Benoist indaga e analizza il pensiero di Carl Schmitt attraverso la dicotomia amico/nemico svolgendo una critica filosofica e politologica. Chiude il fascicolo un saggio fondamentale di Margaret Canovan su “Che cos’è il populismo?”.

Il bimestrale Diorama n. 364, rivista più “militante”, apre con un editoriale di Tarchi su Covid e le frizioni fra Usa e Cina (“Fuori centro”) con un avvertimento a certi ambienti anticonformisti che talvolta rischiano di prendere abbagli proprio nella scelta dell’avversario…

Segue poi la raccolta di interviste e articoli comparsi su vari periodici da de Benoist e da Tarchi per offrire ai lettori un panorama completo sull’attualità politica e sociale del momento. Una “rassegna stampa” che documenta bene gli orientamenti di questa corrente di pensiero. Segue e chiude il fascicolo la rubrica di recensioni.

Per abbonamenti (“Trasgressioni”, abbonamento a tre numeri 25 euro; Diorama, abbonamento a dieci numeri, 30 euro). Per acquisti di singole copie o per informazioni, scrivere a mtdiorama@gmail.com 

Manlio Triggiani

Manlio Triggiani su Barbadillo.it

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