Franco Cassano e il sentirsi tutti figli di “un dio contraddittorio”

L’imperfezione come percorso politico nel libro dell’intellettuale barese

Franco Cassano

Ci fu un momento in cui il pensiero meridiano di Franco Cassano ci coinvolse. Non si poteva non riflettere, insieme a lui, sull’esaurimento delle ideologie e su una certa ‘decrescita felice’ che appariva nella sua opera. E, con lui non si poteva non scorgere un percorso che conferiva, al Meridione, dignità intellettuale e storica. Al pensiero meridiano si avvicinarono diverse culture e l’intellettuale barese non pensava che potesse avvenire ciò. Oggi proviamo a considerare certe visioni che emergono dal recente lavoro di Cassano, pubblicato postumo, ‘La contraddizione dentro’ (editori Laterza).

Idea centrale del sociologo è questa: sentire, nella contraddizione politico-culturale, non il senso di una colpa, ma “una condizione permanente di tensione.” Storicamente e culturalmente chi non è segnato dalla contraddizione? Invece, al tempo del culturalmente corretto, la contraddizione appartiene solo ai cattivi. Nella storia  invece siamo tutti fragili. Tutti figli di un dio contraddittorio. Di fronte all’infinità delle menti si faccia più attenzione al giudicare, al cancellare. Noi che crescemmo con le stroncature di Giovanni Papini, tuttavia, oggi facciamo critica non per distruggere ma per conoscere la complessità, “…occorre ricordare sempre che distruggere anche quando viene fatto in modo sofisticato è un gesto semplice, costruire è un gesto complesso.”

Poi attrae il pensare di Cassano perché riconosce il bisogno di Dio. Da posizioni laiche egli analizza la fragilità che spinge a comunicare con dio, “E per quanto l’uomo possa ritenere di diventare, a seguito dello straordinario sviluppo della tecnica, più sicuro e forte, la sua fragilità si trasforma, ma non scompare…” e si predispone alla metafisica.

Leggendo ‘la contraddizione dentro’, il discorso è portato avanti citando (anche) Thomas Mann e Carl Schmitt. Così l’intellettuale onesto sa andare dove le idee sono vere e utili. Non teme mica il vento della Storia che avvolse le vicende umane. Nei quattro capitoli, insieme profondi e discorsivi, lo studioso chiarisce che la globalizzazione non ha solamente una direzione; essa può essere pure un percorso “di governance meta-nazionali che sembra difficile descrivere come asservite ai disegni del capitale finanziario.”

Il saggio postumo per Laterza di Franco Cassano

Per tali idee e altri passaggi, Cassano va alla ricerca di un’area larga in cui fermarsi per discutere. Senza incolpare l’altro di essere rosso o nero, guelfo o ghibellino, nordista o sudista. Quando indossavamo una divisa o portavamo una tessera di partito, conoscevamo l’imperfezione. E questa imperfezione rimaneva in ogni modo una certezza.

 *“La contraddizione dentro”, di Franco Cassano, Laterza, pagg.59 , euro 10

Renato de Robertis

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