“Balla Il signore della luce”: il documentario sull’artista futurista su Rai5

In onda domani alle 18.55: il racconto biografico di un genio di levatura internazionale, dimenticato perché sodale di Mussolini

Colorluce di Giacomo Balla

Un ritratto di Carnera firmato da Giacomo Balla

Il racconto della vita di uno dei massimi esponenti del Futurismo, protagonista della scena artistica d’avanguardia a Roma prima, durante e dopo il Fascismo. Lo propone il documentario “Balla Il signore della luce”, lunedi’ 1 novembre alle 18.55 su Rai5. Sono recentemente tornati alla luce i dipinti murali che Giacomo Balla aveva realizzato per il Bal Tik-tak, il cabaret che animava le notti romane all’inizio degli anni ’20 e la scoperta si aggiunge al prossimo disvelamento dell’archivio privato dell’artista, rinvenuto nella sua abitazione di via Oslavia a Roma, da poco restaurata. Il documentario “Balla Il signore della luce” presenta molti aspetti interessanti della sua figura. 

Un artista di levatura internazionale

Giacomo Balla, autoritratto

Figura complessa, a tratti segreta, dalla creativita’ poliedrica, l’artista e’ stato per lungo tempo vittima di un marchio di infamia. Oggi nuovi studi restituiscono a Balla un ruolo di primo piano nel panorama internazionale dell’arte, tanto da riconoscere in lui il “Leonardo da Vinci del XX secolo”, come amava definirsi.

Caduto in disgrazia dopo gli anni del sodalizio con il Regime e il Duce, Giacomo Balla e’ magicamente risorto nel dopoguerra. Merito delle grandi famiglie ebree americane di collezionisti interessati ad acquistare le tele del Futurismo. E grazie anche ai giovani artisti delle neoavanguardie italiane che negli anni Cinquanta riconobbero in Balla, il padre spirituale dell’astrattismo italiano.

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