Arriva in libreria per le edizioni La Vela il nuovo saggio del prof. Dino Cofrancesco, “Per un liberalismo comunitario”.
La sinossi
L’universalismo etico-giuridico e quello economico stanno erodendo le radici della comunità nazionale. Si ritiene che il diritto, oggi, possa essere solo cosmopolitico, e pertanto non possa legittimare le frontiere di Stati che riservano la cittadinanza a un gruppo sociale e ne escludono tutti gli altri. L’economia di mercato, a sua volta, obbedisce a codici che travalicano anch’essi i confini nazionali: si compra – anche forza lavoro – dove è più conveniente e si vende dove sono previsti i più alti profitti. Diritto, finanza e industria, al pari delle scienze, hanno come teatro il mondo. L’alleanza tra gli eredi di Voltaire e i seguaci di Adam Smith, però, ha svuotato di ogni contenuto spirituale la “comunità di destino” che garantiva un tempo sicurezza e identità etico-sociale. Ogni difesa del “particolare” appare ormai come la via, talora persino lastricata di buone intenzioni, che porta agli Inferi. Non era questa la visione del liberalismo classico ottocentesco, per il quale la comunità politica era la base terrena su cui edificare le istituzioni civili e che, in quanto tale, doveva essere preservata e rinvigorita di continuo. Oggi di questo “liberalismo comunitario” si sta perdendo il ricordo, sennonché il suo tramonto non segna il trionfo delle idealità “più elevate” in nome delle quali si pensava di “superarlo”: l’abbattimento degli idola tribus non ha segnato il ritorno del vecchio Dio. È il dramma del nostro tempo. Forse le comunità politiche si ricostituiranno un giorno su basi diverse dagli attuali Stati nazionali: in ogni caso, la repubblica universale, il diritto e i tribunali mondiali restano utopie, e non necessariamente innocue.
L’autore
Dino Cofrancesco (Arce, 1942) è Professore emerito di Storia delle dottrine politiche presso l’Università degli Studi di Genova. Fa parte del comitato direttivo o scientifico di varie riviste, tra cui “Nuova Storia Contemporanea”, “Libro Aperto”, “Quaderni di Scienza Politica”, “Rivista di Studi crociani”. Attualmente scrive su “HuffPost”, “Paradoxa”, “La nostra storia” (blog del “Corriere della Sera”), “Fondazione Hume” (di cui è stato socio fondatore), “il Giornale”. Sulle pagine del “Giornale del Piemonte e della Liguria” tiene la rubrica del martedì, Vistodagenova. Nel 2017 ha fondato, con altri colleghi, l’Associazione Culturale Isaiah Berlin, che tutti gli anni organizza a Santa Margherita Ligure il Festival della Politica, nel corso del quale vengono assegnati il Premio Berlin per la Saggistica politica e il Premio Ansaldo per il Giornalismo.
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