• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
sabato 28 Gennaio 2023
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Sport/identità/passioni

Tokyo2020. Lo sloveno Roglic conquista l’oro nella cronometro di ciclismo

Dominio del vincitore della Liegi 2020, solo quinto Filippo Ganna che quasi sfiora la medaglia. Undicesimo Bettiol

by Lorenzo Proietti
30 Luglio 2021
in Sport/identità/passioni
0

Alle Olimpiadi di Tokyo, il ciclismo su strada ha ormai emanato i propri verdetti: e cosi, nella classe femminile, da segnalare il meraviglioso bronzo conquistato dalla Elisa Longo Borghini nella prova in linea, alle spalle dell’Annemiek van Vleuten (Paesi Bassi; seconda) e dello storico oro dell’austriaca Anna Kiesenhofer.

Nella prova contro il tempo invece, l’oro è andato alla van Vleuten, l’argento  all’elvetica Marlen Reusser e il bronzo ancora ai Paesi Bassi, grazie ad  Anna van der Breggen.

A concludere la kermesse su strada, è stata la cronometro maschile: il percorso, ricavato  mediante un raccordo con la pista del Fuji, del quale sfruttava una buona sezione, consistendo poi in un circuito di 22.100 metri da percorrere due volte, per un totale di 44 chilometri e 200 metri, si lasciava apprezzare per essere particolarmente duro, in quanto gli atleti  dovevano arrampicarsi lungo oltre 800 metri di dislivello, con poca pianura.

È su queste asperità che Roglic ha saputo esaltarsi, nonostante fosse appena uscito malconcio dal Tour de France, costretto al ritiro dopo pochi giorni a causa di una rovinosa caduta: recuperato egregiamente, lo sloveno ha sbaragliato il campo, prendendosi in primis una rivincita personale, giacché proprio la cronometro conclusiva gli era costata il Tour dello scorso anno, perso sul filo di lana nei confronti del compatriota Pogacar.

La cronometro è stata comunque molto tirata; nonostante avesse resistito a lungo il primato  del colombiano Rigoberto Uran, che aveva fermato il cronometro in 57’18”69, questi doveva cedere il passo all’incredibile progressione del corridore sloveno, abilissimo a fare il vuoto sul secondo passaggio in salita, innestando letteralmente il turbo, per concludere in 55’04″19 ai 48,2 km/h di media, un risultato incredibile, a cui nessuno degli altri concorrenti si sarebbe nemmeno avvicinato.

  Alle spalle di Roglic comunque, la lotta per le medaglie assumeva dei connotati particolarmente serrati, destinata a risolversi per una questione di secondi: in effetti, messo in cassaforte l’oro, e incredibilmente crollato van Aert lungo il secondo passaggio (il generosissimo fuoriclasse belga, argento nella prova in linea, sarà solo sesto alla fine), erano nei fatti rimasti quattro atleti a giocarsi l’argento e il bronzo, medaglie alla fine conquistate, rispettivamente, dall’olandese Tom Dumoulin e dall’australiano Rohan Dennis, con lo svizzero Stefan Kung quarto e Filippo Ganna (campione del mondo in carica della specialità), quinto.

A conti fatti, se da una parte per l’Italia si può parlare di una vera beffa, riportando nell’ordine i distacchi degli atleti arrivati immediatamente alle spalle dell’imprendibile Roglic, distacchi che nell’ordine sono (da Dumoulin a Ganna compreso) di 1’01”39, 1’03”90, 1’04”30 e 1’05”74,  in un fazzoletto di 4”, va però anche detto, ed è forse questo che dona maggiore spessore alla prestazione del giovane cronoman classe ’96, che Ganna non aveva partecipato alla corsa francese ma soprattutto che aveva effettuato una doppia preparazione, visto che dalla settimana prossima sarà uno dei grandi protagonisti delle prove olimpiche di ciclismo su pista, prove che si svolgeranno nel velodromo di Izu.

Lorenzo Proietti

Lorenzo Proietti

Lorenzo Proietti su Barbadillo.it

Tags: ciclismoolimpiaditokyo2020

Related Posts

FormulaUno. Il talento inespresso di Jan Magnussen

FormulaUno. Il talento inespresso di Jan Magnussen

19 Gennaio 2023
StorieDi#Calcio. Addio al bomber brasiliano Roberto Dinamite, una vita per il gol

StorieDi#Calcio. Addio al bomber brasiliano Roberto Dinamite, una vita per il gol

9 Gennaio 2023

CalcioAmarcord. Pier Paolo Scarrone (il vice Rivera) si racconta

Calcio e identità. Cheddira (nato in Italia) preferisce le sue radici marocchine

Pelè semplicemente il re del calcio

Lasciate in pace Maradona. Basta con i paragoni (da Messi a Kvara)

Mihajlovic è carattere, scarpe, tradizione

Lutto nel mondo del calcio: è morto il campione serbo Sinisa Mihahjlovic

StorieDi#Calcio. Sollier: “Mai nascondersi. Bisogna mostrare quello in cui si crede”

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Il caso. L’errore di restituire i marmi dei Musei Vaticani alla Grecia

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Segnalibro. “Eurasia” e l’attuale ciclo politico dell’Europa

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Difesa. La memoria del cordiale in bustina (simbolo di un’Italia che non c’è più)

    33 shares
    Share 33 Tweet 0
  • Fenomeno Cognetti, le otto montagne in ciascuno di noi

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

L’intervista. Veneziani: “Riparto da ‘Anima e corpo’ per riannodare le radici della politica”

Il punto (di M.Veneziani). Le ragioni dell’anticonformismo (anche) al tempo del governo Meloni

27 Gennaio 2023
Silenzi potenti e sogni ne “Le otto montagne” (per perdersi tra le vette)

Silenzi potenti e sogni ne “Le otto montagne” (per perdersi tra le vette)

27 Gennaio 2023
Riviste. Il nuovo numero di “Partecipazione” tra sindacato, corpi intermedi e Mare nostrum

Riviste. Il nuovo numero di “Partecipazione” tra sindacato, corpi intermedi e Mare nostrum

26 Gennaio 2023

Ultimi commenti

  • Ferna. su Gabriele Adinolfi e l’epilogo politico della destra radicale
  • Francesco su Gabriele Adinolfi e l’epilogo politico della destra radicale
  • Francesco su Il caso. La Gran Bretagna blocca la riforma della Scozia sul riconoscimento di genere
  • paleolibertario su “La società senza dolore” e l’uomo che rifugge dalla realtà (e dalla vita)
  • Guidobono su Giornale di Bordo. Il boss Matteo Messina Denaro tra vaccini e uso del bancomat
  • Guidobono su “La società senza dolore” e l’uomo che rifugge dalla realtà (e dalla vita)
  • Guidobono su “Patria senza mare” e l’orizzonte mediterraneo dell’Italia

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più