
La religione ermetica è antica quanto l’uomo, forse ancor di più, il pensiero magico ha attraversato tutta la filosofia antica e moderna con periodi di maggiore divulgazione come nell’antichità e nel Rinascimento: Si pensi a filosofi come Tommaso Campanella, Giordano Bruno, Marsilio Ficino, ecc. Ma le radici sono evidentemente fissate soprattutto nel mondo antico con tutta una serie di testi ermetici che, con il passare delle generazioni, hanno arricchito tutta una materia seguita da singoli e da scuole. Certo, alcune opere sono andate perdute, altre sono giunte a noi mutilate, altre intere e altre ancora tradotte da lingue antiche e adattate al dibattito del tempo. Avere le idee chiare su tutto il percorso tradizionale ed ermetico non è facile e richiede un impegno costante e graduale per comprendere tutti questi passaggi e analisi di sapienti, maestri o semplicemente studiosi.
Adesso la casa editrice Mimesis sta pubblicando un’opera monumentale e di grande rilevanza per comprendere l’iter del pensiero tradizionale e filosofico. L’opera, una quadrilogia intitolata La rivelazione di Ermete Trismegisto, è il frutto di una vita di studi del famoso André-Jean Festugière (1898-1982) fra i massimi esperti di neoplatonismo e di ermetismo. Curatore del Corpus Hermeticum, dedicò molti anni della propria ricerca proprio a mettere a confronto i temi della filosofia neoplatonica con l’ermetismo. Grande studioso di Platone, Epicuro e Proclo, Festugière tradusse il commento di Proclo al Timeo platonico.
Questa quadrilogia, ben curata da Moreno Neri, studioso degli stessi temi e autore di libri che fanno testo, è giunta al secondo volume dal sottotitolo Il Dio cosmico. Il primo volume, uscito l’anno scorso, porta il sottotitolo L’astrologia e le scienze occulte.
Il Dio cosmico raccoglie i testi dell’ermetismo filosofico e lo studioso francese spiega bene nei primi capitoli che non esisterebbe una filosofia ermetica: coloro che scrissero riferendosi a Ermete non fecero che illustrare le differenti tendenze religiose del loro tempo. Quindi, non costituivano una scuola né elaborarono un pensiero autonomo e originale. Poi Festugière si addentra nell’illustrare la nascita e lo sviluppo della “religione cosmica” e del “monismo ottimista” negli antichi filosofi, da Platone a Senofonte, a Aristotele, Cleante, Zenone, Cicerone, Filone. Un’idea, quella della religione cosmica, fondamentale nell’ermetismo, che Festugière analizza in maniera dettagliata e precisa, dalla nascita al suo sviluppo e alla diffusione fra i cenacoli esoterici. Quindi un approfondito excursus affronta la linea socratica, lo stoicismo, il dogmatismo eclettico, la tradizione scolastica.
Festugière dispensa anche consigli sull’apprendimento degli insegnamenti ermetici. Ricorda che per comprendere i testi ermetici è importante studiare, passo passo, ciò che li ha preceduti e non ciò che li ha seguiti, nella fattispecie il cristianesimo. Il tono dei testi ermetici è anche importante: rappresenta una via di mezzo fra una diatriba, omelia sintetica rivolta a più persone per far conoscere giudizi e insegnamenti specifici, e un clima confidenziale, di istruzione interiore che un maestro offre a un amato discepolo. Il Simposio di Platone ricorda l’atmosfera di questi insegnamenti che indicano come seguire un sentiero, conoscere la natura di Dio, svelare un’esperienza e come raggiungerla. La via orale degli insegnamenti era quella viva e quindi quella più adatta alla rivelazione di alcuni insegnamenti specifici. Per questo gli scritti dovevano, almeno teoricamente, garantire la perfetta aderenza con gli insegnamenti orali. Trismegisto quindi visse in un’epoca in cui le dispute filosofiche ed ermetiche erano all’ordine del giorno.
Al centro del dibattito del tempo c’erano due divergenti ed antitetiche vie: nella prima il mondo era visto come una bella realtà sostanziata da un ordine. Questo ordine prevede un Ordinatore, un demiurgo. Nel secondo filone interpretativo, il mondo è considerato cattivo e quindi vi regna il disordine. I fautori della prima corrente sostenevano che il disordine era funzionale all’Ordine, il quale era retto da un Dio cosmico. I secondi sostenevano che il mondo era solo corrotto e quindi Dio era lontano dal reale e fra lui e il mondo vi erano vari intermediari.
La fonte di entrambe le correnti era Platone. Per estensione, la tradizione platonico-orfico-pitagorica. Per concludere, la dottrina del Dio cosmico è passata da Platone a Aristotele, allo stoicismo, a Cicerone e Filone, come detto. Festugière non solo dimostra questi passaggi ma li analizza e li documenta come dottrina degli intellettuali e dei saggi, quindi con riferimento a Seneca, Epitteto, Plinio e altri, a partire dal I secolo dopo Cristo.
Il primo volume di La rivelazione di Ermete Trismegisto, ha il sottotitolo L’Astrologia e le scienze occulte. Testo importante dove lo studioso francese spiega che verso la fine del periodo ellenistico e sotto l’Impero, nel mondo greco-romano si diffusero varie sapienze attribuite a magi persiani, a un Dio d’Egitto, Thot-Hermes, appunto, a oracoli della Caldea, a profeti e filosofi greci. Fra tutte, quella di Ermete Trismegisto è una delle più importanti, per quantità di scritti e qualità di approfondimento. Ermete si occupava di alchimia, terapeutica, magia, astrologia e di un ermetismo popolare che si potrebbe definire il precursore dell’ermetismo dotto. Molti studiosi hanno riesumato fra Ottocento e Novecento molti documenti, papiri, collezioni, che hanno permesso di gettare una luce sui dettagli dell’ermetismo. Festugière li cita e nel suo lavoro raccorda tutti questi scritti e offre una visione ampia e precisa di questa scienza pagana.
Festugière verifica questi scritti, operazione culturale molto importante se si pensa che Thot-Hermes era il dio padrone del destino e scriba di Osiride (per questo fu considerato l’inventore della scrittura). Non solo: a lui si attribuiva la perfetta conoscenza della magia, quindi era considerato conoscitore della parola divina. Perciò fra il 221-205 fu affiancato al nome Ermete l’appellativo “Tre volte grande” (Trismegisto). Festugière sostiene che in quel periodo questa attenzione per Ermete andava di pari passo con la decadenza del cosiddetto “razionalismo”, nell’epoca fra Traiano e i Severi.
Insomma, un’opera che fa chiarezza sulle scuole di pensiero dell’epoca in cui si diffuse l’ermetismo nelle forme dotta e popolare, narra la storia di Thot-Hermes, divinità egizia il cui culto si diffuse in tutto l’Impero, analizza gli scritti di Ermete, oltre a offrire considerazioni sulla visione del mondo, sulla concezione di Dio e dell’uomo e approfondimenti delle filosofie che attraversarono quell’età. Un’opera capitale.
André-Jean Festugière, La rivelazione di Ermete Trismegisto. L’astrologia e le scienze occulte, Mimesis ed., vol.I, pag. 514, euro 28,00 (a cura di Moreno Neri).
André-Jean Festugière, La rivelazione di Ermete Trismegisto.Il Dio cosmico, Mimesis ed., vol. II, pagg. 748 (515-1.262), euro 28,00 (a cura di Moreno Neri).