
La Lega prova a spostarsi dall’angolo in cui è rinchiusa dalla tenaglia del governo Draghi (con una overdose di moderatismo) e dell’opposizione intransigente di Fdi: il capogruppo al Senato Massimiliano Romeo prova a fare scacco al centrosinistra chiedendo alla maggioranza di ripartire – sull’immigrazione – dalla linea segnata in passato dal ministro dem Marco Minniti. Ma se non si porrà un argine agli sbarchi sulle coste meridionali italiane, i tatticismi non basteranno e proseguirà il travaso di elettori dal simbolo di Alberto da Giussano alla Fiamma di Fdi.
Blocco navale proposto dalla Meloni
Spiega Romeo a Radio24: “Più blocco navale di quello che fece Salvini quando era al governo credo non possa esistere. Sappiamo che siamo al governo con forza che la pensano diversamente e fin dall’inizio di questa avventura con il presidente Draghi ci siamo ispirati al pragmatismo e al buonsenso. Abbiamo chiesto di gestire e non subire il fenomeno dell’immigrazione. Non pensiamo che la soluzione possa esser quella dei ricollocamenti, dubitiamo che l’Europa possa intervenire sul tema visto che sono 10 anni che parliamo di questo tema e non abbiamo visto nessun progresso. Bisogna bloccare le partenza, fare accordi con Libia, Tunisia, Algeria”.
Affidiamoci alla linea Minniti
“Affidiamoci al pragmatismo ed al buonsenso o alla linea Minniti.” aggiunge a 24 Mattino, il presidente dei senatori della Lega, Massimiliano Romeo sulla gestione degli sbarchi di migranti. Bisogna “mettere da parte le classiche schermaglie politiche e prendiamo una linea seria che ci consenta di gestire il fenomeno senza subirlo. Tutti quanti dobbiamo chiederlo anche perché siamo in una situazione particolare di emergenza e perché dobbiamo difendere il turismo e tutti questi sbarchi in Sicilia non l’incentivano”.