Matteo Salvini non entrerà in un governo insieme agli ex alleati del M5s. Il segretario della Lega, ex ministro degli Interni ai tempi del Conte I, l’antico governo”gialloverde”, non ci sta a tornare nella stessa maggioranza con i pentastellati e perciò ha posto al presidente incaricato Mario Draghi un aut-aut: “O noi o loro”. Quanto pesano gli strascichi di quella stagione conclusasi in maniera a dir poco infuocata.
Salvini ha affermato:
“Noi portiamo le richieste dei milioni di italiani che rappresentiamo, se ci sarà ascolto da Draghi mi sembra stupido dire di no. Certo se mi presentassero il governo Conte, Di Maio, Speranza, Boschi, Azzolina capite che con tutto l’amore del mondo sarebbe complicato governare con quelli che mi hanno mandato a processo”
E quindi ha puntualizzato:
“Draghi dovrà scegliere tra le richieste di Grillo e quelle nostre che sono il contrario. Meno tasse o più tasse. Noi siamo liberi. Meno tasse e meno burocrazia”
Infine un passaggio sui rapporti con Giancarlo Giorgetti, riferimento dell’ala governista della Lega:
“Siamo in perfetta e totale sintonia. Se si può fare l’interesse del Paese lo facciamo se si vuole un altro governo di centrosinistra con Pd ed M5s e Renzi a noi non ci interessa. Siamo d’accordo sia io che Giorgetti”
Intanto Giorgetti si è schierato senza se e senza ma con l’ipotesi Draghi:
“Draghi è un fuoriclasse come Ronaldo. Uno come lui non può stare in panchina”.