Palla a Roberto Fico, ma non tramonta l’ipotesi Conte Ter. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incaricato, al termine delle consultazioni, il presidente della Camera Roberto Fico “di verificare la possibilità di una maggioranza politica composta dai gruppi che sostenevano il governo precedente. Il presidente ha chiesto al presidente della Camera di riferire entro la giornata di martedì”. Lo ha annunciato il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti dopo il colloquio al Colle, durato poco meno di mezz’ora, tra Mattarella e Fico.
La posizione del centrodestra
Matteo Salvini, accompagnato da Giorgia Meloni, Antonio Tajani e i leader dei partiti minori della coalizione ha letto un documento unitario, frutto di una mediazione tra la richiesta di elezioni – avanzata con forza da Giorgia Meloni – e posizioni più sfumate delle altre forze, alcune disponibili a prendere in considerazione un governo istituzionale dopo il flop di Conte.
“La delegazione unitaria del centrodestra, che rappresenta la maggioranza del Paese e governa 14 regioni su 20, ha espresso al Presidente della Repubblica la comune preoccupazione per la situazione sanitaria, economica e sociale in cui versa l’Italia, situazione che è stata aggravata da un Governo incapace e nato da un accordo di Palazzo – è l’incipit della dichiarazione comune – La crisi, causata dai litigi, dalla vanità e dagli interessi personali di chi stava al governo, necessita di una soluzione rapida e incisiva”. “Al Presidente della Repubblica – ha continuato Salvini – è stata quindi confermata la nostra richiesta di valutare l’ipotesi di scioglimento delle Camere e del ricorso ad elezioni. Il centrodestra auspica che sia così offerta agli italiani la possibilità di dare vita in breve tempo ad un governo coeso con un programma comune condiviso dagli elettori e con una maggioranza forte per affrontare in tempi brevi i gravi problemi della nazione”.
“Anche in questo caso, il centrodestra ha confermato al Presidente della Repubblica piena disponibilità a collaborare per tutti i provvedimenti necessari a salvaguardare gli interessi degli italiani – come peraltro fatto fino ad oggi e in modo spesso decisivo – a partire da un efficace utilizzo dei fondi del Recovery, dal piano vaccini fino ai ristori e ai rimborsi per famiglie e imprese”, continua il testo. “Tutti i componenti della delegazione – è stato letto – hanno escluso la possibilità di qualsiasi appoggio alla riedizione della stessa maggioranza, che sta tenendo in ostaggio il Paese da settimane e che sarebbe ancor più debole qualora fosse garantita da singoli voltagabbana”. “Tutti i componenti si sono riservati, ove non si andasse ad elezioni, di valutare con il massimo rispetto ogni decisione che spetta costituzionalmente al Capo dello Stato all’esito delle consultazioni in corso”, è la conclusione della dichiarazione congiunta.