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Der Arbeiter 4.0. “Fare sistema” per delineare le nuove frontiere del lavoro tra green e digital

Nei prossimi mesi saranno ricercate professionalità legate al web e al rivoluzione ambientale: una sfida che richiede un nuovo patto-Stato-imprese-Lavoro

by Mario Bozzi Sentieri
7 Gennaio 2021
in Politica
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Professioni con il green in testa

Dove va il lavoro ? Quali orientamenti è destinato a prendere? Come cambia e come cambierà? E’ intorno a queste domande che si gioca la partita del domani produttivo del nostro Paese. Comprendere come cambia il lavoro vuole dire infatti orientare investimenti, identificare percorsi formativi, adeguare le aziende e crearne di nuove. In sintesi significa “fare Sistema”, attivando organicamente competenze, risorse, indirizzi. Ed insieme fare crescere tra i “nuovi lavoratori” una consapevolezza sulle sfide che ci stanno dinnanzi e che dovranno vederli impegnati in prima persona. Di tutto questo si parla molto poco. Eppure i numeri, su cui ragionare, non mancano.

Secondo il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere, che si colloca tra le maggiori fonti disponibili in Italia sui temi del mercato del lavoro,  nei prossimi cinque anni il nostro sistema occupazionale  richiederà 1,6 milioni di lavoratori che possano sviluppare soluzioni e strategie ecosostenibili e 1,5 milioni di lavoratori in grado di sapersi destreggiare con Internet in maniera più o meno professionale. 

Le competenze green verranno richieste trasversalmente a tutti i professionisti e in particolare profili ad elevata specializzazione e tecnici: il 46% dei lavoratori con competenze “verdi” saranno, infatti, profili altamente qualificati (744mila professionisti). Per 452mila di questi la green skill è considerata addirittura determinante.

Maggiori competenze in questo campo verranno richieste ai lavoratori del settore delle costruzioni, come ingegneri civili, tecnici della gestione dei cantieri edili e i tecnici della sicurezza del lavoro. Infatti, questo settore (che già si distingue per una forte incidenza di figure con attitudine green elevata), potrà dare forte slancio alla domanda di occupati per soddisfare le esigenze di riqualificazione del  patrimonio immobiliare esistente e di una progettazione più attenta alla sostenibilità degli edifici, alla limitazione di consumi energetici e delle emissioni dannose.

La domanda di competenze green, inoltre, porterà alla nascita di nuove figure professionali (green jobs), come giurista ambientale, energy manager, specialista in contabilità verde, l’informatico ambientale, il promotore di nuovi materiali sostenibili.

Per quanto riguarda il tema della digital transformation, si è più volte sottolineato come la rapida diffusione del telelavoro ha determinato una fortissima accelerazione del processo di digitalizzazione che era già in atto, con due aspetti diversi ma complementari: da un lato il cambiamento in senso digitale di molte attività produttive (smart working, commercio on line, digitalizzazione delle procedure in molti servizi alle imprese e alle persone) e dall’altro una forte crescita “obbligata” delle competenze digitali di molti lavoratori e in generale di un’ampia fascia della popolazione, con particolare riferimento agli studenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado.

Di fronte a questa enorme domanda interna come ci si sta muovendo? Sono adeguati i percorsi scolastici ed universitari delle giovani generazioni ? Sono sufficiente i processi formativi nelle aziende? L’impressione è che tutto sia lasciato al caso, alla buona volontà dei singoli e alle capacità previsionali dei vertici delle aziende, laddove invece su questi crinali, così decisivi per i nostri destini produttivi e sociali, andrebbero costruiti momenti non saltuari di analisi e di confronto tra le forze sociali, il mondo della ricerca, le aziende, la Scuola e  l’Università. Lasciare tutto al caso, alla “mano invisibile” del mercato e della concorrenza, significa non cogliere la complessità  dell’attuale fase di transizione e la necessità di affrontarla come Sistema Paese, integrando competenze e scelte politiche, visione del domani e necessità d’intervento, tra il Pubblico ed il Privato.

Mario Bozzi Sentieri

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Tags: Barbadilloder arbeiter 4.0digitalgreenlavoromario bozzi sentieri

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