
E’ morto a solo 64 anni Paolo Rossi, eroe del Mondiale vinto dagli azzurri in Spagna nel 1982. Il goleador era malato da tempo e tre mesi fa si era sottoposto ad un intervento chirurgico. Dopo il ritiro dal calcio si era distinto per essere uno dei più misurati e competenti commentatori calcistici, nonché per un attivo impegno di carattere sociale. Si era candidato alle Europee del 1999 con Alleanza Nazionale.
L’annuncio della sua scomparsa, nella notte, è arrivato attraverso la moglie, Federica Cappelletti, sul suo profilo Instagram. “Per sempre”, ha scritto accompagnando il messaggio da un foto insieme al marito.

Pablito
‘Pablito’, questo il soprannome del campione, è stato l’eroe della Nazionale campione del mondo del 1982, quella che battè il Brasile di Zico e Falcao, l’Argentina di Maradona, la Polonia di Boniek e in finale la Germania di Rummenigge. Rossi fu il capocannoniere del torneo e trascinatore dell’Italia di Zoff e Bearzot. A dargli man forte e a far volare la squadra anche Collovati e Bergomi, Tardelli, Gentile, Antognoni e Bruno Conti. Sempre nel 1982 ‘Pablito’ vinse il Pallone d’oro.
Nella Juve tricolore

Una lunga serie di vittorie la conquistò anche con la Juventus di Giovanni Trapattoni negli anni ’80, quando vinse due scudetti, una Coppa Italia, una Coppa delle coppe, una Supercoppa europea e la Coppa dei campioni nel 1985.
Grande campione. RIP Pablito.
Adesso mi sembra d’obbligo a Prato, sua città-natale, intitolargli lo stadio comunale.