Mentre il presidente uscente annuncia una battaglia come mai prima, la Lega riconosce la sconfitta di Donald Trump e presenta il suo “in bocca al lupo” al neo-presidente Usa Joe Biden.
Non è stato Matteo Salvini, che si era persino presentato in Parlamento indossando una mascherina a sostegno del voto al tycoon repubblicano pochi giorni prima del voto ma il vice (nonché responsabile Esteri) Giancarlo Giorgetti che in una nota ha voluto ribadire sentimenti di vicinanza e amicizia con gli Stati Uniti d’America e ha inteso accettare e salutare con soddisfazione la dichiarazione di Biden secondo cui sarà “il presidente di tutti gli americani”.
Giorgetti ha dichiarato:
“Buon lavoro al presidente Biden che, siamo certi, saprà rappresentare, come egli stesso ha detto, tutti gli americani, compresi i tanti che hanno votato per Trump. La Lega rimane amica degli Usa e dei valori di libertà che interpreta”.
Una dichiarazione che pare di prammatica ma che, considerato il volume di fuoco piovuto addosso al segretario della Lega Salvini e la polarizzazione ormai insostenibile che caratterizza lo scontro americano e i suoi riflessi sul dibattito pubblico italiano con la forte presa di posizione assunta nelle scorse settimane dallo stesso ex ministro degli Interni, non era per nulla scontata.
La Lega si sbaglia sempre!
…e se poi al riconteggio vincesse davvero Trump? La “complimentatio praecox” può essere una disfunone pericolosa come un’altra manifestazione di precocità…
Dai tempi del Watergate (di prima non venivamo praticamente informati) la politica americana ondeggia tra il grottesco ed il pagliaccesco. Adesso abbiamo pure Kamala, l’attivista LGBR, mezza indiana, mezza giamaicana… E il carnevale continua!
Prima l’invito di Bannon ad Atreju, poi l’endorsement in favore di Trump quando un drone americano uccise il generale iraniano Qasem Soleimani (uno dei pochi comandanti militari che in Siria contro il Califfato si è battuto) e adesso questo endorsement a favore di Biden. Non c’è niente da fare….