Il neo assessore destrorso alla Cultura della Regione Sicilia (quota Lega), Alberto Samonà, criticato dalla sinistra politica ma osservato senza pregiudizi dalla Cgil. Succede in una terra che ha inventato il “Milazzismo”, la convergenza Pci-Msi contro il malaffare ma conferma anche che gli schemi politici si muovono sempre tra ideologia (antifascismo o anti-destre) e realismo (la prassi del sindacato che vuole dialogare con il potere, di qualsiasi colore.
L’apertura Cgil
“Ci auguriamo che da oggi il biglietto da visita del neo assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà, siano le iniziative che intende portare avanti per la valorizzazione e la promozione del settore, per la tutela dell’enorme patrimonio artistico-culturale della Sicilia con il necessario confronto con le parti sociali, al quale non ci sottrarremo nell’interesse di siciliani”: questa la posizionere segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, rilevando che “il ritratto di Samonà che emerge dai social e dal web, lo colloca di fatto anni luce dalla tradizione e dalle idee della Cgil, per cui l’antifascismo è e sempre sarà un valore. Il nostro auspicio – sottolinea Mannino – è che da assessore anche all’identità siciliana, Samonà, oltre a muoversi nel rispetto dei valori costituzionali, mantenga e valorizzi il tratto democratico e antifascista dell’identità siciliana”. Infine il passaggio politico-realista: “Noi per quanto ci riguarda ci atterremo al merito dell’azione politica che Samonà e il governo Musumeci porteranno avanti”.
Le critiche della sinistra politica di Claudio Fava
“Che l’ultimo acquisto della giunta Musumeci sia uomo orgogliosamente di destra è affar suo e di Musumeci che se l’è scelto (Musumeci, non Salvini!). Che si diletti a rivendicare la sua passione per la canzoncina fascista ‘Giovinezza’, che se la prenda pubblicamente con il Presidente Mattarella quando afferma che l’antifascismo è un valore, che proponga l’apologia di Almirante proponendo l’intitolazione di una strada in ogni comune d’Italia, che pianga pubblicamente la morte del camerata fascista Stefano Delle Chiaie, ecco, di tutto questo avremmo fatto volentieri a meno. Qualcuno però spieghi a Samonà che la Regione Siciliana, come ogni istituzione della Repubblica Italiana, è figlia della Liberazione e di una Costituzione antifascista. Che forse per il neoassessore alla cultura o per Salvini sono parole desuete. Per gli italiani, no”. La linea del presidente della Commissione parlamentare regionale antimafia, Claudio Fava, è questa. in merito alla nomina di Alberto Samonà all’assessorato alla cultura della Regione Siciliana.
Derby Lega-Fdi, Salvini vira a destra in Sicilia
La nomina del giornalista Alberto Samonà all’assessorato alla Cultura e Beni culturali della Regione Sicilia è un segnale all’elettorato di destra che al Sud sta tornando a sostenere Fratelli d’Italia, dopo aver votato in massa il Carroccio negli ultimi anni. Salvini strizza l’occhio alla destra-destra per frenare l’emorragia dei consensi e dare fiato al mondo identitario che proprio nella circoscrizione Sud ha eletto alle Europee il parlamentare calabro-milanese Vincenzo Sofo.
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Il milazzismo , per chi sa le cose, fu il primo governo della mafia, altrochè lotta contro il malaffare.Per quanto riguarda Samonà , che ricordo quando scriveva su Avanguardia (la rivista di Leonardo Fonte), è stato ,per sua ammissione , affiliato al Grand’Oriente d’Italia .
Un Assessorato che sarebbe decente mai aver istituito….