Quale ruolo per l’Italia nel Mediterraneo? E’ questo l’interrogativo che si pone il terzo numero de Il Guastatore.
La rivista bimestrale di approfondimento politico-culturale, con il numero in uscita a metà maggio, riflette sulle tante occasioni mancate e la totale assenza di strategie del Belpaese in quello che fu il Mare Nostrum.
Ad occuparsene l’eurodeputato della Lega e fondatore del think tank Il Talebano Vincenzo Sofo, che propone un’alleanza dei Popoli latini, l’analista di politica estera Augusto Grandi, che pone l’accento sulle sfide legate alla politica energetica nell’EstMed, e firme d’autore della destra italiana quali quelle di Adriano Tilgher e Marco Valle.
Non mancano approfondimenti di carattere storico sulla questione mediorientale all’interno del Movimento Sociale Italiano, a firma di Gherardo Marenghi, e di stampo filosofico con la visione mediterranea di Franz Rosenzweig, di cui si occupa Elena Caracciolo.
Chiudono il quadro relativo al dossier della prima parte i contributi di Filippo Del Monte, Roberto Vivaldelli, Bledar Hasko e Mariangela Cirrincione.
La seconda parte del fascicolo dà voce all’idea di impero euro-sovietico di Jean Thiriat, a cura di Luca Bagatin, ai diari dei protagonisti di Fiume, ripercorsi da Luca Lezzi, e all’approfondimento del nazionalismo sociale in Enrico Corradini tramite uno scritto di Gennaro Malgieri.
In chiusura la seconda parte dell’articolo su José Antonio Primo de Rivera, firmato da Lorenzo Nicola Roselli, e l’immancabile aeropoesia di Guido Santulli.
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