Aleggiava su di lui lo spirito del complotto. Dovunque. Troppo scomodo per essere creduto, troppo eretico per cercare un seguito di proseliti. Giulietto Chiesa ha lasciato questa terra il 26 aprile, improvvisamente, come improvvise del resto erano le reazioni suscitate dalle sue pubblicazioni. L’etichetta di complottista l’ha indossata a tratti con fierezza attribuendole il peso che essa può avere se usata per silenziare chi non la pensa secondo i canoni delle opinioni dominanti. Giornalista, saggista, attivista politico con una carriera anche da funzionario del Pci.
Lontano da ogni dietrologia, il perno centrale della sua produzione si basava su uno sguardo lucido orientato al retroscena per smontare la narrazione consueta. Attivista anche poliedrico in più forme e su più fronti. Ha raccontato l’evoluzione sociopolitica della Russia vista dall’interno, a partire dagli anni della glasnost’ privi però della mitologia neoliberista. Poi l’11 settembre, la finanza, il neoliberismo e le sue falle, la globalizzazione come nuovo meccanismo utilizzato dal capitale con il fine di perpetrare lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Considerava la diffusione, essenziale, di una filosofia politica non sganciata dal contesto in cui la sfera sociale si sviluppa, senza cedere alla tentazione dell’anacronismo, tenendo alto il faro del realismo, non solo politico ma realismo di vita, come luce per scandagliare gli intrecci di qualsivoglia struttura di potere. Contro ogni schema, contro gli steccati, oltre il bipolarismo destra-sinistra, per il popolo.
Ad Antimafia Duemila, in merito ai recenti fatti discendenti dalla Pandemia, aveva recentemente dichiarato: “Non si tornerà alla normalità perché è la normalità ad averci portato in questo disastro, Coronavirus o meno, eravamo già sull’orlo della crisi mondiale e lo siamo ancora”. (…) “Siamo tutti nati in un sistema incontenibile che speriamo non crolli fino a trasformarsi in una guerra. Ma dobbiamo adeguarci a un altro modo di vivere”.
Cultore di un’alternativa, sempre, non conformista.
No, era un conformista comunista, sempre. Il suo sistema preferito era l’URSS di Stalin e successori.
non mi sembra un grande personaggio…
Era invece un uomo con la schiena dritta , scriveva sempre dopo doverosi approfondimenti e non era mai banale. Era spiazzante sia per la destra che per la sinistra. Perlomeno per certa destra e per certa sinistra.
Una coerenza che non lo ha di certo aiutato nella professione.
Ma un titolo di merito in mondo dove i pennivendoli prosperano e pontificano
Daccordissimo con Valter, ho già espresso in altre sedi il mio dispiacere per questa grave perdita per tutta l’informazione alternativa, un grande giornalista non allineato al pensiero unico, un esempio di coerenza e onestà intellettuale,un ottimo analista geo-politico al di là degli schematismi ideologici, una grande voce dissidente all’imperialismo atlantico ed a difesa dei popoli oppressi contro le ingiustizie sociali. Un doveroso saluto a Giulietto Chiesa, R.I.P.
Non l’ho capito quando disse l’IRAN é andato a liberare il Libano,da chi??
Chiedi a Magdi Allam
Lui ti darebbe la risposta che ameresti sentire. La tua copertina di Linus
È cascato l’asino,vi ho beccato.Cerco solamente la verità che cercate di camuffare per gli Allocchi..
Hamed Amelio,ormai ti conviene cambiare Nike name e strategia.Questa volta pero’ invece di usare Pino Rauti usa la Bonino oppure Borgoglio ti si addice di più ed è più facile abbindolare le persone,che poi sono il tuo fine..Auguri..
Marxista non conformista? Ma quando? Ma come? Ma che cosa vuol dire?
Levateje Er fiasco!!
Uno degli ultimi uomini di sinistra di valore rimasti.Uno dei pochi,più in generale,capace di fare analisi geopolitiche sopraffine. Uno che,soprattutto,aveva ben chiaro chi fosse il vero nemico,ovvero la dittatura neoliberista e globalista,con scherani al seguito. Altri “intellettuali”di sinistra hanno scelto,invece,la strada comoda di diventare servi di questi poteri,individuando bersagli molto più comodi(il fascismo in assenza di fascismo)piuttosto che far guerra al vero potere…
D’accordissimo con quanto scritto da Valter e Stefano.
Tutto per me dev’essere di qualità,poco ma di qualità sempre!!Come vedi le robette da blooog poi si rimpiccioliscono da sé..
Ripeto,ho solo chiesto di non aver capito quando disse che l’IRAN andò a liberare il Libano..Da chi???? Domanda semplice che nessuno risponde..E dire che c è fior fiore di acculturati,veri,profondi,reclamizzati,la sento financo emanare dal mio cellulare, però nessuna risposta..
Ripeto,ho solo chiesto di non aver capito quando disse che l’IRAN andò a liberare il Libano..Da chi???? Domanda semplice che nessuno risponde..E dire che c è fior fiore di acculturati,veri,profondi,reclamizzati,la sento financo emanare dal mio cellulare, però nessuna risposta..
Ultimamente era molto putiniano. Era un comunista, lo sappiamo, ma coerente se vogliamo, perché rispetto alla maggior parte di coloro che fecero parte del vecchio PCI, ha mantenuto il suo antiamericanismo. Tutti gli altri invece, dopo il 1989, sono diventati liberalprogressisti, e il loro riferimento non fu più il PCUS ma il Partito Democratico statunitense.
Era un nemico. Merita l’onore delle armi, ma nessuna solidarietà.
Guidobono,il problema è che si valutano le categorie dei nemici e degli amici ancora con la obsoleta logica destra-sinistra,fascismo-comunismo,etc…Categorie novecentesche ormai sorpassate dalla Storia.Il criterio da seguire (al di là del background di ciascuno) dovrebbe essere tra globalisti/neoliberisti vs antiglobalisti. In tale logica,Giulietto Chiesa andrebbe visto in tanti modi,ma(di certo)non come un nemico.
Wolf. Ma se tutta la sinistra è sempre pervicacemente contro qualsiasi cosa che non renda omaggio alla sinistra stessa ed ai suoi usurati e presunti valori. Ma per favore. Basta con la fame di martirio! Basta con l’esaltazione degli antifascisti a prescindere. Basta con osannare libertici comunisti. Certe categorie non tramontano mai. Il tuo globalisti/antiglobalisti è categoria da “Espresso” o da “Repubblica”, non da serietà ideologica o storiografica…
Proprio giornali come “Espresso”e”Repubblica”sono invece quelli che portano avanti una narrazione che vede in gioco le antiche dicotomie destra-sinistra, fascismo-antifascismo. Sono proprio questi che più insistono sul pericolo di un’ imminente resurrezione del fascismo, basti vedere certi loro titoli allarmisti. Tutto per distrarre le masse da quelli che sono i veri nemici…
Rimane sempre il fatto del perché disse che l’IRAN andò liberare il Libano.Ma da chi?? Ed è ancora più sorprendente che nessuno osa rispondere ad una semplicissima domanda..
L’improvvisa morte del giornalista Giulietto Chiesa ci addolora. Era un intellettuale di una vivacità sorprendente, capace di creare legami culturali e politici anche tra persone di orientamenti opposti. Aveva organizzato attorno a Pandora Tv, incontri, eventi, presentazione di libri, dibattiti di controinformazione indipendente sempre interessanti. Avevo dato la disponibilità a presentare alla Camera il suo movimento per la ricostruzione dell’Italia sul quale tanti studiosi stavano lavorando. A loro e alla sua famiglia, le condoglianze mie e di tutti coloro che da destra hanno sempre rispettato un avversario politico di valore specialmente se capace di anteporre alle proprie convinzioni il bene comune”. È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia
Per il mio amico Fernando
Rampelli e La Russa,sono robetta che il mainstream usa per marginalizzate la destra.la Meloni si consumerà per nulla se non si sbarazzerà di loro. Giulietto Chiesa come già dissi ultimamente lo seguivo, financo due giorni prima con Scardorelli,non era banale e cercavo di analizzare la sua metamorfosi da vecchio seguace granitico dell’ideologia comunista russo,quindi accondiscende di tutto il gravame politico che dici(già dimenticato) Italiano.Era un fine politico della vecchia scuola Stalinista che cercava,vista la crisi politica di potere PD,di infilarsi nella nuova forma politica che sta emergendo.In definitiva era la controparte di quello che sta facendoLudwak.La destra dovrebbe anch’essa guardare avanti senza farsi fagocitare,diluendo,diluendo addolcendo si va direttamente verso la realtà odierna.Ma vi guardare attorno o no!!
Gravame politico che ci fu’in Italia++
Rampelli è il ” padre” della Meloni
Tu ” uccideresti” tuo padre?
Falla finita
Con le vostre eresie destabilizzanti non andate da nessuna parte..non fate nemmeno più ridere..
È stato Vauro piangendo ad annunciare la dipartita di Giulietto,mica la Badessa delle Carmelitane scalze.Tanto per confermare ad Hamed.
Rimane il mistero della liberazione della Svizzera del medio Oriente da parte dell’IRAN,dev’essere stato dalle Grasshopper,visto in che condizioni è oggi…