“Non basta il ‘golden power’ per garantire che il sistema bancario e assicurativo non sia sottoposto ad azioni che mettano a rischio la sicurezza nazionale”: è quanto rileva il senatore di Fratelli d’Italia, Adolfo Urso, vicepresidente del Copasir, che ricorda come “ad inizio legislatura presentai una proposta di legge per istituire una Commissione parlamentare di inchiesta sulle azioni di attori statuali e aziende stranieri volte ad acquisire il patrimonio finanziario, tecnologico e industriale italiano (atto Senato 821, 8 novembre 2018), oggi più che mai attuale. Bene ha fatto, quindi, il Copasir ha attivare i suoi strumenti con il ciclo di audizioni in atto sul sistema bancario e assicurativo a cui seguiranno quelle su altri settori strategici come difesa ed energia. La estensione del ‘golden power’ a banche e assicurazioni, che abbiamo fortemente voluto, è infatti uno scudo necessario ad evitare ulteriori azioni predatorie, per esempio per impedire che Borsa italiana finisca in mani ostili, ma non sufficiente ad evitare che la raccolta del risparmio italiano sia utilizzata proprio per finanziare le aziende straniere in diretta concorrenza con quelle italiane nel mercato globale. In questo momento così difficile, per tutelare la sicurezza nazionale occorre anche garantire che i polmoni creditizio e assicurativo del Paese sostengano in modo efficace sia il sistema dei titoli pubblici, sia il flusso finanziario al sistema produttivo nazionale”.