Gerard Somme, giovane intellettuale che sfida le convenzioni sociali, può vivere senza lavorare in una camera ammobiliata a Londra grazie a una modesta rendita. Desidera divenire romanziere e da tempo scrive un romanzo che non conclude mai. Nel frattempo si infittiscono le domande sul senso dell’esistenza. Un grigio pomeriggio londinese va a una mostra di Sergej Diaghilev, famoso impresario dei Balletti russi e di Nijski. Lì conosce un personaggio ambiguo, Austin Nunne, aspirante artista, collezionista d’opere d’arte, autore di due piccoli libri, che si rivelerà gay, sadico e cultore di appetiti sessuali e di vita poco confessabili. Sorme è attratto e incuriosito da questa persona con la quale finisce per stringere amicizia. Scopre che Nunne tratta persone strane, morbose, anche molto distanti da se stesso. Così Gerard conosce padre Carruthers, un importante esponente della Chiesa, infermo; il pittore Oliver Glasp, masochista, spesso ubriaco e attratto da una dodicenne.
A completare la schiera di persone strane vicine a Nunne, sua zia Gertrude Quincey, intellettuale amante della letteratura, moralista e testimone di Geova dalla quale il giovane Sorme si sente molto attratto e con la quale avrà una storia d’amore. Delle persone che circondano Nunne, anche la nipotina Caroline, che con Sorme avrà una breve avventura. Insomma, una fauna umana che darà coralità al romanzo mostrando la vivacità della swinging London e la persistenza di personaggi atipici, esistenzialisti, strambi nell’assieme e talvolta affascinanti per Gerard Sorme che vive sempre alterne emozioni e sentimenti nei confronti di queste persone.
L’autore del romanzo Riti notturni (Ritual in the dark, Londra 1960), primo di una trilogia, è Colin Wilson (1931 – 2013), esistenzialista, autore dai tanti interessi e di 170 opere, appartenente alla corrente di scrittori “giovani arrabbiati” inglesi che negli anni Cinquanta del secolo scorso contstavanp il sistema britannico e proponevano una nuova cultura.
Filo conduttore di questo romanzo, vari delitti di donne nel quartiere Whitechapel a Londra, che sembrano evocare quelli commessi nello stesso quartiere un secolo prima da Jack lo Squartatore. Le modalità e la brutalità dell’esecuzione dei delitti erano simili.
Sorme indaga, grazie anche all’amicizia di alcuni componenti della Polizia, e mette in relazione le perversioni di Nunne con gli omicidi e le modalità di esecuzione. Al di là delle ricerche degli inquirenti, dei rilievi scientifici e delle ipotesi, Gerard Sorme scopre le motivazioni degli omicidi e di tanta brutalità. Così l’aspirante scrittore finisce per individuare l’identità dell’assassino. Il romanzo si svolge su più piani, fra criminologia e psicologia (peraltro grandi passioni di Colin Wilson che su questi temi ha scritto dei libri) la visione dell’omicidio come qualcosa di brutale e a volte come atto creativo, le perversioni di alcuni personaggi come l’esito della decadenza di una società.
Il titolo del libro rimanda a determinati riti ma non si comprende se i riti siano gli omicidi delle donne o se la scelta di certe donne abbia a che fare con particolari riti notturni. In ogni caso è un romanzo di grande interesse che, a distanza di sessant’anni, mantiene tutta la freschezza e interesse. Questo grazie a una scrittura semplice e a certe digressioni di carattere esistenziale e scientifiche.
Le edizioni Carbonio hanno il grande merito di rilanciare il grande scrittore inglese. Colin Wilson era un outsider, come lui stesso si definiva. E lo dimostrava in ogni suo libro avvicinandosi ad argomenti più diversi secondo una sua personale costante visione. In Riti notturni Wilson rimette in discussione convenzioni e morale del tempo, il ricorrente contrasto fra bene e male, la ricerca di un uomo nuovo lontano dalle convenzioni della società e fotografa la società inglese degli anni Sessanta con i suoi fermenti. Insomma, incarna i prodromi di quella che sarà la nuova ondata di contestazione della swinging London contro lo status quo britannico.
*Riti notturni di Colin Wilson (Trad. di Nicola Manuppelli); Carbonio ed. – 2019; Pagg. 443; euro 18,00
beh, questo Nunne è un personaggio da cui è meglio stare alla larga…!