Dal 19 giugno al 18 luglio del 2015 prende il via, partendo e finendo a Roma, un evento assai impegnativo: l’Energy Tour 2015 di Fare Verde. Da Nord a Sud, girando su un camper a bordo del quale ci sono l’infaticabile Massimo De Maio e un giovane volontario abruzzese Cristian Perruzza, in trenta giorni vengono toccate 15 città in 15 regioni. Si tratta di una sorta di giro d’Italia per far conoscere ai cittadini tecnologie e materiali per l’uso razionale dell’energia e delle fonti rinnovabili.
Il senso della manifestazione
L’evento prevedeva in ogni regione «un punto espositivo e informativo con una mostra sull’efficienza energetica, campioni di materiali per la bioedilizia, video informativi, laboratori didattici e impianti innovativi alimentati da energie solari» (Infoenergy, quaderno informativo su riscaldamento del pianeta, mutamenti climatici, efficienza energetica e fonti rinnovabili a cura di Fare Verde). Tra le attrezzature esposte con l’aiuto dei volontari dei gruppi locali, c’è la pompa per l’irrigazione NS1 della Nova Somor, un’impresa innovativa in fase di sviluppo che recuperava e rinnovava un progetto italiano degli anni ’30 del Novecento realizzando una “eliopompa” per il sollevamento dell’acqua. Questa “eliopompa” funziona senza elettricità, grazie solamente al calore del sole, ed è ideale per orti urbani, piccole aziende biologiche e agriturismi. In ogni città toccata dall’energy tour (unico neo è per l’appunto il titolo in inglese dell’evento) vengono coinvolti quindici giovani che avevano preso parte al progetto “Giovani protagonisti per l’energia” che Fare Verde aveva realizzato con il contributo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la collaborazione del CeSAR – Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale, ente di formazione e ricerca partecipato dall’Università di Perugia.
I presidenti nazionali di Fare Verde
Finora nel corso di queste note li abbiamo nominati una o più volte. Sono i presidenti nazionali di Fare Verde che si sono via via succeduti. Una carica assolutamente gratuita, per la quale ci vuole una buona dose di generosità, di competenza e di felice incoscienza. Paolo Colli nel 1999, essendo stato nominato vicedirettore dell’ARPA Lazio, lasciò la guida dell’associazione, venendo comunque acclamato Presidente onorario. Dal 1999 al 2006 fu la volta di Fabrizio Vincenti di Lucca. Poi nell’assemblea di Cave fu eletto Massimo de Maio di Pagani (SA) che ha tenuto la carica fino al 2014. Nel 2014 fu eletto nell’assemblea di Tarquinia Francesco Greco di Oria (BR), attuale presidente dell’associazione.