“Red land”, il film che racconta senza filtri gli eccidi delle foibe perpetrati dai partigiani comunistiDopo quasi ottant’anni da quei tragici eventi, che hanno visto trucidati decine di migliaia di italiani, e dopo l’esodo di oltre 350.000 nostri compatrioti, strappati dalle loro terre, purtroppo c’è ancora tanto da fare per rendere la giusta memoria alla strage delle Foibe.
Noi di Gioventù Nazionale, assieme a Fabio Roscani, abbiamo lanciato la proposta di proiettare il film Red Land (Rosso Istria) in ogni scuola d’Italia. Perché purtroppo nei libri di testo e tra le mura degli istituti scolastici ancora non si parla di Foibe. Nemmeno tra i ragazzi degli anni 2000. Questa è la sfida più importante per chi vuole ricordare questa tragedia consumata ai danni degli italiani e mai ricordata.
L’ormai nota Legge 92 del 2004, voluta dall’allora governo di centrodestra, che ha istituito il 10 febbraio come giorno nazionale dedicato al ricordo, è intervenuta solo dopo sessant’anni da quei tragici fatti.
Fatti che purtroppo non sono stati raccontati per decenni in Italia. Gli esuli, spesso parenti di infoibati, che popolavano le terre italiane con il terrore di raccontare ciò che gli era accaduto, non potevano anche solo a fatica tramandare oralmente. Sapevano bene che Il Partito comunista italiano, ben radicato in alcune terre Emiliane e del centro italia, non tollerava si potesse raccontare questa storia. Molti esuli venivano costantemente minacciati di ripercussioni sul lavoro e di violenze qualora avessero parlato.
Anche negli ultimi anni, purtroppo, sono tanti gli esuli o loro parenti che hanno paura persino di farsi vedere alle commemorazioni pubbliche.
E, purtroppo, c’è ancora tanto revisionismo da parte di presunti “democratici” che mistificano la realtà, come fatto dall’ANPI, che è arrivata a riaggiustare al ribasso i numeri dell’eccidio e persino a giustificare le efferatezze commesse dai partigiani comunisti jugoslavi, additandole come una semplice reazione alla presenza del fascismo.
Un punto fermo lo ha posto, quasi inaspettatamente, il Presidente della Repubblica Mattarella, il quale ha definito senza se e senza ma questo evento un genocidio a danno degli italiani, una vera e propria pulizia etnica dall’italianità in quelle terre, motivata dall’avvento del regime comunista. Inaspettato perché nessun presidente della Repubblica aveva mai fatto dichiarazioni simili.
Ma la battaglia del ricordo non è ancora conclusa. Si concluderà, forse, quando in ogni scuola verrà raccontata questa Verità negata, quando ogni giovane italiano crescerà conoscendo quanto accaduto sul fronte orientale nelle terre d’Istria e Dalmazia.
E non c’è modo migliore che proiettare in tutti gli istituti Red Land, questa prima coraggiosa pellicola, coraggiosa perché boicottata dalla grande distribuzione cinematografica, perché avversata in pubblico e in privato, attaccata da gran parte della sinistra, che vuole oscurare questi fatti o minimizzarli.
Se questa battaglia verrà mai vinta, sarà grazie alle organizzazioni giovanili come Gioventù Nazionale che, anche se soli, anche se con solo un piccolo megafono ed un volantino, racconteranno agli italiani del futuro che non c’è Nazione senza il ricordo di questa tragedia, per la quale ogni vero italiano dovrebbe gridare vendetta.
*Portavoce Nazionale Gioventù Nazionale | movimento giovanile di Fratelli d’Italia