“C’è un mare di plastica di cui possiamo fare a meno”. Questo lo slogan dell’iniziativa nazionale “il mare d’inverno”, organizzata e promossa dall’associazione ambientalista “Fare Verde”. L’iniziativa ecologista, che si è svolta domenica 26 gennaio 2020 in più d’una trentina di spiagge ed è giunta alla XXIX edizione, ha visto i volontari di “Fare Verde” impegnati nella pulizia di tratti di costa per ricordare a tutti che l’inquinamento dei litorali è un problema che esiste per dodici mesi all’anno e non solo durante il periodo estivo. In particolare, l’associazione ambientalista punta il dito contro il grave fenomeno dell’invasione della plastica. Da un punto di vista ecologico, la plastica infatti è il peggior materiale in circolazione: non biodegradabile e difficile da riciclare a causa delle diverse famiglie di polimeri da cui è costituita (PET, PP, PVC, PPI, ecc.).
A Bari l’iniziativa ha interessato un tratto del Lungomare Ten. N. Massaro di Bari-Palese. Clima primaverile (inverno decisamente anomalo dalle nostre parti, avendo il termometro segnato 18°). In poche ore sono stati raccolti dai volontari e dalle decine di volenterosi cittadini intervenuti circa 40 bustoni. Tra i volontari presenti gli scout dell’Agesci di Bitonto, alcuni allievi di scuola media accompagnati dalle professoresse e una decina di giovani provenienti da ogni parte d’Italia richiamati dalla responsabile di Fare Verde giovani di Bari, Virginia Gambatesa. Il litorale, rispetto agli anni passati, si presentava con meno rifiuti. Rinvenute grandi quantità di reti per l’allevamento dei mitili, di flaconi e di bottiglie di plastica. Tra le cose curiose una bottiglia di plastica per il latte sul cui tappo si è formata una concrezione marina (una vittoria della natura?). Ha fattivamente collaborato alla riuscita dell’iniziativa l’AMIU che ha messo a disposizione dei volontari sacchi e un proprio camioncino. Il coordinatore provinciale dell’associazione, Sandro Marano, ha dichiarato: «Ben vengano norme come la recente Direttiva dell’Unione Europea del giugno 2019, che impone divieti alla vendita di alcuni articoli monouso in plastica, divieti che dovranno essere recepiti entro luglio 2021 da tutti gli Stati membri. Tuttavia, la strada maestra per risolvere il problema dei rifiuti solidi urbani è, come propone da molti anni Fare Verde, la reintroduzione del “vuoto a rendere” dietro cauzione per tutti i liquidi alimentari in modo da ridurre la quantità di rifiuti prodotti, insieme al divieto di materiali non riciclabili come il polistirolo.»