Da quasi un mese il sito di ElectoMag, giornale online che si era segnalato nel mare magnum del web per la sua vivacità giornalistica controcorrente, è tristemente chiuso. Bloccato dall’incursione di anonimi hacker (ma di sicuro non russi…) che si sono inseriti nel database del giornale (e della gemella ElectoRadio, emittente web), radendolo al suolo. L’atto di sabotaggio non è stato rivendicato, né il magazine aveva ricevuto minacce, tuttavia l’incursione dei pirati informatici non sembra esser stata casuale. A qualcuno ElectoMag stava dando fastidio e proprio nei giorni in cui è arrivato l’attacco l’editore torinese Vittorio Corelli stava trattando un accordo con un’importante concessionaria di pubblicità. Del resto i numeri del sito web (10 mila contatti al giorno, con importanti collegamenti con le associazioni degli agenti di commercio) cominciavano a far gola anche da un punto di vista commerciale.
Il direttore Augusto Grandi, già giornalista del Sole 24 Ore e collaboratore anche di Barbadillo.it, annuncia di non voler ammainare bandiera: “Il danno è stato superiore a quanto sembrasse in un primo tempo – dice – ma a gennaio dovremmo riuscire a tornare online, sia con il magazine che con la webradio. Nessuno ha intenzione di mollare e i nostri numerosi collaboratori sono già al lavoro per ripartire fra poche settimane”. ElectoRadio esiste da sei anni, mentre la rivista ElectoMag festeggerà in primavera i due anni di vita. Finora il magazine diretto da Grandi si era segnalato per la qualità degli articoli e per l’apertura ideologica, visto che i collaboratori vanno da posizioni sovraniste all’estrema sinistra, passando per l’area moderata. “L’importante – sottolinea il direttore – è la qualità degli articoli e l’originalità dell’analisi, che sia politica, sociale o economica. Noi non censuriamo nessuno e forse questa libertà ha dato fastidio”.
Un augurio di pronto ritorno in rete dalla redazione di Barbadillo.
Forza Augusto!